Museo della Latteria: il lenzuolo censorio ha impudentemente ceduto …
Ieri intorno alle 11.30, del tutto casualmente, vengo informato che un lembo del lenzuolo censorio, che manteneva il segreto sulla magnificenza del nuovo allestimento del museo della latteria, è caduto a terra, palesando quindi le sue generose e prosperose bellezze. Da notare che l’avvenimento era sicuramente antecedente alle 11.30.
Non mi scompongo perché, tra l’altro, ho la radicata paura di poter veramente essere preso, guardando il nuovo allestimento, da quella sensazione orgasmica cui facevo cenno nell’articolo Museo della Latteria: scendono in campo i professionisti. Quindi passo sopra all’accaduto.
Alle 17.30 però, dimentico dell’avvenimento, passo in macchina accanto al museo e vedo che il lenzuolo è ancora impudicamente a terra, così come il pezzo di cartone che copriva uno dei due pannelli “pubblicitari”.
E’ una tentazione. Vado a prendere la macchina fotografica, mi avvicino con circospezione, con gli occhiali da sole, venissi abbagliato dalla inusuale bellezza dell’allestimento e … scatto due foto, senza peraltro avvertire alcunché.
Questa mattina, per sovrana curiosità, ripasso davanti al museo convinto che il plotone amministrativo abbia nottetempo provveduto alla sistemazione del cartone e, soprattutto, abbia posto fine al licenzioso comportamento del lenzuolo. Invece niente.
Vado a Domegge alle 14 e poco più e ancora niente: lenzuolo e cartone sono ancora per terra.
Allora ho capito!
Questa è la strategia adottata dal sindaco per evitare che il prossimo 24 aprile, giorno dell’inaugurazione, le persone più sensibili possano subire contraccolpi emotivi, sempre in ragione della grande carica, emotiva per l’appunto, che il nuovo allestimento può trasmettere. Quindi è per il nostro bene. Un’anteprima saziatrice, insomma.
Io, credetemi, avrei mantenuto il riserbo, evitando di pubblicare questi scatti, in fondo rubati, in stile “latte-razzo”, all’insaputa delle creatrici di quello che passerà alla storia, qui a Lozzo di Cadore, come “l’evento del 2010“. Ma se la cosa è studiata ad arte, se tutto è inserito in un delicato disegno di salute pubblica … beh allora, anch’io sono disposto a collaborare per evitare futuri svenimenti.
Ecco quindi quello che ho potuto carpire.
Per la parte più emozionante, quella dei video, sono addolorato ma dovrete aspettare il 24 aprile.