Mauro, un consumatore abusivo di ‘vuove de dugo’ /14 (dei pannelli informativi sul territorio)
Il “nostro” Cai, oltre all’ufficio turistico H24 in piazza IV Novembre, realizzò e posizionò 15 tabelloni informativi sul territorio di Lozzo, dalla piazza a Monte. Fra questi, quattro in particolare sono focalizzati sul Parco Sentieristico Terre Alte.
Sotto riporto il tabellone di Costa, che metteva in evidenza anche il “claim” portante della nostra azione di impulso all’attività turistica lozzese: “a Lozzo si cammina tutto l’anno” (richiamato in un precedente articolo). Le “locations” sono in veste invernale proprio per significare che la montagna si può vivere intensamente anche con la neve.
Gli altri tabelloni “specifici” sono: Parco Sentieristico Terre Alte in piazza, con la descrizione minuta dei percorsi degli Anelli; Rifugio Ciareido (e in 20 minuti sei dentro il parco-Sic Marmarole, Antelao, Sorapiss), posizionato a fianco strada prima della salita al rifugio; Sentiero Botanico Tita Poa, posizionato al tornante de Noni o de Pianizole.
Come si può notare, oltre a colorare le aree circoscritte dai percorsi ad Anello, in modo che questi risultassero visibili anche agli “ipovedenti”, ci producemmo anche nello sforzo di distinguere – eddajje – le tre tipologie di sentieri. What else?
Va detto che tutto ciò non fu approntato all’istante: se l’ufficio H24 in piazza IV Novembre venne aperto nella primavera del 2003, questi tabelloni informativi vennero posizionati per l’apertura della stagione turistica 2006 (bravini comunque, no?).
Ed eccoci all’ “angolo di Mauro (xy)“, rubrica quotidiana (ancora per poco): questi tabelloni ci sono ancora oggi; certo, si notano i segni del tempo (e non sai quanto io sia addolorato nel vedere cotanti gigabyte di curate informazioni lasciati marcire come schianti in mezzo alla foresta), su taluni più che su altri, ma nell’insieme “la cosa” è ancora comprensibile. Ma, evidentemente, la sfiga ha voluto che tu non ci passassi vicino. Se ci sei passato non avrai avuto il tempo (o la voglia) di tuffarti e mitigare la tua sete di sapere.
Che dire: peccato!
(tuttavia, Mauro – pensa quanto siano infinite le vie del Signore degli Anelli – avresti potuto dissetare la tua ignoranza, rendendola sapienza, con altri strumenti… a breve su questi pixel)
(cliccare sull’immagine per ingrandire)