Mauro, un consumatore abusivo di ‘vuove de dugo’ /13 (dell’ufficio turistico H24 del Cai -bis-)
Dicevamo del “di dentro” del nostro (Cai) ufficio turistico H24. D’estate erano esposti anche tutti i manifesti turistici più significativi e, naturalmente, tutti i pieghevoli disponibili su Lozzo.
Oltre alla mostra fotografica permanente a grande formato (80×60 cm) in rappresentanza scenografica dei vari Anelli, noi, che sapevamo quanto duri di testa fossero (e siano) gli escursionisti in generale e quelli cadorini in particolare (quelli di Valle di Cadore, poi, non ne parliamo: solo perché lontanamente presumo che il nostro Mauro xy sia uno di loro), non ci siamo trattenuti dal descrivere con dovizia di particolari (un po’ spartanamente, ma questo passava il convento in termini di schei) la nostra rete sentieristica, compresa l’evidenza più eclatante, ossia la ripartizione della rete in tre distinte tipologie di sentieri.
La carta dei sentieri, quella del ’90 con sovrimpressi gli Anelli, era attaccata anche alla porta, cosicché alla chiusura serale essa risultava comunque visibile da fuori. E nella bacheca del Cai, all’esterno, i concetti erano reiterati (ovviamente in formato ridotto).
(ma, come dicevamo, il nostro Mauro (xy), anche bypassando questo nostro tempietto informativo, avrebbe avuto altre possibilità per colmare la sua insaziabile sete di sapere… prossimamente su questi pixel)