Lozzo di Cadore: una proposta per risolvere il problema delle deiezioni canine
Caro commentatore @Pugliese ma non troppo, le tue giuste osservazioni riguardanti le performance canine intestinali mi suggeriscono alcune considerazioni riguardanti il signor sindaco. Il nostro continua a dire in giro, non mancando di farlo anche sui giornali (qui l’esempio più recente), che i risultati raggiunti nel campo della differenziata si dovrebbero alla potenza comunicatrice degli incontri (2 x 100 persone metà delle quali cooptate al grido “me racomando porté anche i vece e i tosate …”) ed alla efficacia, sempre comunicativa, dei due articoletti pubblicati sul bolcom (la Pravda di Lozzo di Cadore), non al semplice accorgimento dell’introduzione (dopo mai …) della raccolta dell’umido e del secco porta-a-porta (tecniche che voi tutte sapete essere extraterresti, introdotte dagli alieni, ma su questo tornerò con un breve post).
[…] Alla fine hanno vinto i cittadini che hanno avuto la pazienza di partecipare agli incontri e leggere indicazioni, disposizioni e suggerimenti.
Ora, io credo che, oltre al sindaco, siano veramente poche le persone che credono a questa propaganda-fregnaccia. Tuttavia, partendo dalla considerazione che sembra proprio che lui ci creda, basterebbe convincerlo, caro Pugliese ma non troppo, ad organizzare una faula per spiegare tutte le cose che tu hai ben descritto. Se alla magnifica faula si desse poi seguito all’uscita di un bolcom dedicato in parte alla defecazio canina (e che per questo potrebbe chiamarsi il cacchino), il problema … PAFF !! sarebbe risolto con un impegno di spesa minimale (tenuto conto che la distribuzione la farebbero sempre i dipendenti comunali extra-botanico-palazzo).
Se poi si vuol calcare la mano, si potrebbe procedere con un altro provvedimento tipo tolleranza zero, visto il successone che immagino abbia avuto quello emanato pro raccolta scoaze. Ma la cosa che potrebbe davvero risultare determinante è un colloquio con il quale si potrebbero convincere, con le buone, i diretti interessati a riconsiderare i termini della loro evacuazione (i loro padroni avrebbero già capito tutto dopo gli incontri e la propaganda bolcom). Il genere canis risulta quanto mai intelligente e, se l’interlocutore umano è all’altezza, si prestano ad ascoltare con grande partecipazione, come si può desumere dal video posto ad esempio.
Per concludere, Pugliese ma non troppo: se trascrivi le proposte fin qui elaborate e le porti al sindaco, ché lui il BLOZ non lo legge mai in quanto son solo cattiverie, potresti dar luogo ad una seconda piccola rivoluzione (qui la prima con gli episodi uno e due). Mi saprai dire.