Lozzo di Cadore: ‘trovare i soldi necessari per questi interventi non è stato facile’ – 4
Avvertenza: questa è la versione dettagliata del racconto di quanto sudore abbiano versato i Nostri per ottenere i 160.000 € concessi dalla Regione. A questo indirizzo trovate la versione light.
Tutto ha inizio da questo articolo: Nives (inconsapevolmente) salva (a metà) il sindaco di Lozzo di Cadore da una gaffe clamorosa cui segue l’approfondimento Il Min.Cul.Pop dell’amministrazione di Lozzo di Cadore ora anche via etere.
Chiudevo quest’ultimo con la seguente frase: “Che sia, quello di Lozzo di Cadore, il solo caso di interventi pubblici a sostegno della decenza urbana? Che sia l’unico caso di interventi pubblici di sistemazione della rete viaria? NO! No di certo. E allora, dov’è che può nascondersi l’esempio che il nostro sindaco intende dare? C’è qualcuno che me lo fa capire?”
Per il vero, la vicenda ha le sue radici nel 2010 con la pubblicazione di elementi del degrado urbano a Lozzo di Cadore – area tra piazzale Tiziano e casa di Gianluigi Nardei, cui segue un articolo del sindaco di Lozzo sul Corriere delle Alpi al quale dò risposta con e a breve lo si asfalterà. La situazione la conosciamo bene e non ce ne siamo affatto lavati le mani … .
Già a quel tempo (primi di agosto 2010), qualche lozzese mi aveva avvicinato per dirmi che “vuoi capirlo che non ci sono soldi” e, conseguentemente, “non si possono pretendere miracoli da questa amministrazione”.
Adeguatamente imbeccati mi informarono anche che, nonostante questa carenza di fondi, la nostra amministrazione si era sbracciata in tutti i modi ed era riuscita a scovare, non si sa dove, fondi “cui nessun altro è riuscito ad attingere”. Fu questo il motivo che mi spinse a chiudere l’articolo con questo post scriptum: “uno di questi giorni vi racconto la storia (la vera storia) dei lavori di sistemazione stradale e ringhierale che la nostra amministrazione si accinge a mettere in cantiere“.
Questa storia si lega ora con gli ultimi fatti accaduti e che vedrebbero la nostra amministrazione come “esempio non soltanto alla nostra comunità …”. Ecco come si sono svolte le cose.
2009. L’italia, l’Europa, il mondo intero sono in crisi. La Regione Veneto pensa a una misura di sostegno dell’economia che eviti di sprofondare nel buio ed interviene con la deliberazione della Giunta Regionale n. 1357 del 12 maggio 2009 “Sostegno regionale ai lavori pubblici di interesse regionale di importo inferiore a 500.000 euro”. I comuni possono presentare i loro progetti (per un importo inferiore a 500.000 euro), la Regione li valuterà e, se approvati, li sosterrà per l’80% della spesa.
Le tipologie di intervento ammissibili sono:
- adeguamento, riabilitazione o rinnovo di spazi pubblici urbani o di promozione industriale;
- realizzazione di infrastrutture e di impianti relativi alla rete viaria, sanitaria, di illuminazione o di telecomunicazioni;
- costruzione, riabilitazione o rinnovo di edifici sociali, sanitari, funerari, educativi, culturali e di impianti sportivi;
- protezione dell’ambiente, prevenzione delle contaminazioni e sviluppo dell’efficienza energetica;
- abbattimento di barriere architettoniche;
- costruzione o rinnovo della rete di approvvigionamento in acqua e di trattamento delle acque reflue;
- miglioramento della sicurezza stradale e promozione di una mobilità urbana sostenibile;
- prevenzione degli incendi e promozione del turismo;
- prevenzione del rischio sismico;
- conservazione e recupero dei beni culturali;
- tutela degli ecosistemi;
- piste ciclabili.
Ecco qui il PDF con l’elenco di tutte le domande, comune per comune; Lozzo di Cadore presenta la domanda per:
voce 2) sostituzione degli attuali quadri elettrici di comando degli impianti di illuminazione pubblica ormai vetusti e non piu’ rispondenti alle norme in materia di sicurezza.sostitizoone pali e corpi illuminanti con rifacimento delle relative linee elettriche di collegamento – spesa preventivata 201.850 €;
voce 7) posa e rifacimento di parapetti e protezioni a delimitazione di ambiti comunali insistenti presso piazza iv novembre e lungo vie urbane di accesso alla stessa; adeguamento funzionale di cordoli deteriorati e porzioni di pavimentazione lungo i marciapiedi con eliminazione delle barriere architettoniche, e conseguente riqualificazione della mobilita’ urbana in centro storico e miglioramento della sicurezza pedonale – spesa preventivata 201.600 €
Fra gli altri comuni cadorini presentano domande: Auronzo 5 per 1.641.000 €, Calalzo 2 per 459.000 €, Domegge 1 per 209.000 €, Lorenzago 1 per 498.000 €, Pieve 2 per 426.000 €.
Nel frattempo, diventa operativa la deliberazione della Giunta Regionale n. 378 del 23 febbraio 2010 “Legge Regionale 30.12.1991, n. 39, art. 9 e s.m. e i.. Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale. Approvazione graduatoria per l’assegnazione dei contributi regionali. Anno 2010” che si aggancia alla logica di intervento della precedente delibera sovrapponendosi specificamente della voce n.7 (gli interventi previsti dalla dgr 378 sono ordinari, finanziati anno per anno). Fra gli elenchi dei comuni proponenti, manca quello di Lozzo (basta scaricare gli allegati pdf A, B, C riportati nella delibera). Questo è l’estratto dei dati relativi alle domande ammesse dei comuni bellunesi.
Si giunge così al comunicato stampa del 9 marzo 2010 in cui vengono presentati i dati dei beneficiari (excel per tutti i comuni veneti per tutte le misure) dei 130 milioni elargiti dalla Regione Veneto per “piccole opere” infrastrutturali legate alla dgr 1357 vista sopra. Ecco invece i collegamenti a file rielaborati (pdf): elenco provincia di Belluno tutti i comuni-tutte le misure (per 13.800.000 €), elenco comuni bellunesi per sola voce n.7 (per 4.400.000 €), elenco comuni cadorini per sola voce n. 7 (per 1.688.000 €).
Nel prossimo bolcom, perché non scrivere due righe su “Non è stato facile perdere i 9.000 € per la realizzazione del Punto pubblico di accesso alla Banda Larga” ?