Lozzo di Cadore: aperta la caccia alla cacca (versione villica)
Sottolineo che villico non è villano, il quale solitamente ignora le buone maniere ed è privo di garbo. Dunque, al seguito della versione “dotta” già pubblicata, ecco quella villica, firmata niente popodimeno che dal vostro sindaco. Anch’io, nel mio piccolo, ho creduto fosse cosa buona e giusta dare spazio e pubblicità a tal sorte di avviso.
Mi sono chiesto quali possano essere stati i motivi che hanno spinto l’amministrazione a tanto. Al momento ho individuato tre possibili moventi:
1-alcuni villici devono essere andati a reclamare direttamente dal sindaco e/o dal vice per i saltellamenti e lo slalom cui si devono sottoporre se vogliono fare una passeggiata, per esempio, lungo via Col Vidal o via Loreto;
2-il sindaco e/o il vice in prima persona, forse con la presenza di qualche assessore, si sono accompagnati fra loro lungo le “promenade” già citate, rigorosamente a piedi, esercitando da sé medesimi il giudizio critico nei confronti dei depositi organici di provenienza canina (del tipo: “cazzo, è proprio vero che le strade sono piene di merde”);
3-il sopraggiungere della primavera deve aver scosso l’amministrazione dal lungo e ristoratore letargo invernale infondendo nuove energie, messe in pratica nel provvedimento in esame (una specie di esercizio d’avviamento);
Non è poi detto che l’emanazione dell’avviso sia dovuto ad uno solo dei moventi descritti, perché gli effetti di due o tutti e tre possono essersi sommati assieme. Lo sapremo mai? Quello che conta è che l’avviso andava fatto, su questo non c’è alcun dubbio. Permane qualche dubbio invece sul valore deterrente del medesimo stante la difficoltà da parte della Polizia Locale, anche in ragione delle capacità semoventi ad essa concesse e limitate sostanzialmente – quante volte l’abbiamo ormai detto? – all’autoscarpa, di poter presidiare con efficacia il territorio.
Tuttavia dobbiamo ritenerci fortunati perché, se è vero – come sostiene il vostro sindaco – che la migliorata raccolta differenziata non è tanto dovuta alla geniale introduzione dell’umido e della raccolta “porta a porta” (anche se stradale), bensì alla dedizione della popolazione lozzese in seguito alle note informative diramate dall’amministrazione (por favor, muchaco e muchaca, deferenzia, te preo, deferenzia …), il gioco è già fatto: basta scrivere due righe sulle cacche di cane sul prossimo bolcom e i lemming lozzesi, dopo aver fatto un immediato taglia-incolla di quanto chiesto loro, passeranno in modalità “no-shit“. E voilà!!
Prova sindaco, magari funziona davvero.