lo strenzi ne ‘l’ira del ducetto’
Mentre i piddoni sono occupati a gioire del calo della disoccupazione (dello 0,1%, a 11,8%), ma loro non capiscono che non si tratta di “calo” della disoccupazione ma di semplice trasloco degli inattivi, lo strenzi, il premierino, continua a incazzarsi gonfiandosi d’ira. Almeno secondo la nostra “stampa”: cani, no, non da guardia, cani e basta. E Gilioli ce lo racconta con la solita chiara schiettezza:
Dies irae
Una volta all’università il nostro docente di Storia contemporanea Enrico Decleva ci ha spiegato il sistema con cui, durante il fascismo, il Minculpop gestiva eventuali magagne, problemi o scandali che potevano insorgere nel Paese: enfatizzando la rabbia del duce.
In altri termini, se succedeva qualcosa di brutto e che non si poteva negare, la strategia mediatica era non solo salvaguardare Mussolini da ogni responsabilità, ma anche rovesciare il tavolo comunicando il concetto che il capo del governo era furioso con chi aveva provocato il problema: così Mussolini passava da possibile imputato a severo accusatore. E nella percezione non faceva più parte del potere, ma al contrario del popolo arrabbiato. […] (leggi tutto su Piovono rane)