l’Europa ne ‘La baldracca razzista’
Ho sentito recentemente un tizio tirar fuori la solita litania per la quale la costruzione europea ha mantenuto in tutti questi anni la pace e solo per questo andrebbe perseguita. Ho chiesto se per caso, mentre in Europa fioriva la pace, il Giappone avesse dichiarato guerra agli USA o se la Cina avesse invaso l’India o se il Messico si fosse spinto fin nel Brasile nel tentativo di conquistarlo. Mi ha risposto balbettando: “ma queste sono altre storie”. Sono sempre altre storie. Nella realtà l’Europa è un mostro anche in formato UE.
Ma veniamo al video (capitato fra le mani ora a seguito di pulizie post pasquali). Qui siamo di fronte alla solita pomposa ostentazione di un’Europa con radici cristiane e con la faccia pallida che si oppone ai “popoli barbari, ostili ed infidi” – così sono rappresentati – con la sua supposta carica di civiltà. Il video, prodotto dalle pantegane della Commissione Europea (si dice al costo di 120.000 euri), aveva il compito di educare all’europeismo le pecorelle europeiste di più tenera età (i giovani): ma ha il difetto di essere palesemente razzista (perlomeno per le anime belle).
Però la civilissima baldracca, profondamente rispettosa dei diritti umani e crogiolo delle diversità bla bla bla, non se n’è subito accorta e così il video ha girato un po’ in giro, prima che le teste di razzo europeiste – una sorta di Istituto Luce Europeo – si decidessero a toglierlo dai circuiti del proselitismo d’accatto. Europa: non solo baldracca sfatta ma anche razzista (a sua insaputa, almeno finché non sono piovute le vibrate proteste). E dire che il titolo del video era Growing Together. What else? Ma va a c……!