L’Espresso e le analisi lessicali : ‘sti cazzi’ e ‘me cojoni’
Su L’Espresso Stefano Bartezzaghi spiega Perché “sti cazzi” va di moda. A mio parere, mentre per l’espressione “sti cazzi” la spiegazione può essere accettata, ritengo che quella proposta per “me cojoni” non sia per niente convincente. A suo tempo, per commentare una curiosità del sindaco di Cortina d’Ampezzo Franceschi, scovai un breve video nel quale Enzo G. Castellari dava una sua gustosa spiegazione dei termini. Mi piace pensare che sia quella più aderente alla “tradizione romana”.
[…] E’ l’equivalente discorsivo della rubrica di Cuore “E chi se ne frega”. L’origine è romanesca, il significato letterale non c’è o è irrilevante, il senso dell’affermazione è: “Pensi di stupirmi?”. Il paradigma è questo: A. “Mi è morto il gatto”; B. “Sti cazzi”. Ma dato che l’umorismo romanesco viene riprodotto con la stessa deludente approssimazione della pronuncia romanesca, “sti cazzi” viene impiegato anche a sproposito né sono chiari a tutti i suoi rapporti con l’altra tipica esclamazione romanesca di andante turpiloquio, che è “me cojoni” (che per alcuni significherebbe addirittura “i miei testicoli” anziché, correttamente, “mi coglioni, mi prendi in giro, vuoi far gioco della mia supposta credulità”). (leggi tutto)