l’annuncite del ‘gobierno’ del salsicciaio
Vedo che in tantissimi hanno ripreso l’editoriale di Ainis sul Corriere della Sera di ieri. Prima di eclissarmi ne posto uno stralcio anche qui sul BLOZ: c’è di che riflettere. Leggi ad bimbominkiam, insomma.
La madre dei cretini è sempre incinta, diceva Longanesi. In Italia, anche la madre delle leggi. Perché ne abbiamo troppe in circolo, e per lo più sconclusionate.Solo che da un po’ di tempo in qua il parto dura più della stessa gravidanza. Ciclicamente il governo annunzia il lieto evento, appende un fiocco rosa sull’uscio di Palazzo Chigi, convoca parenti e conoscenti. Tu corri, tendendo l’orecchio per ascoltare i primivagiti dell’infante. Invece risuona un’evocazione, un presagio, un desiderio. La legge non c’è, non c’è ancora un testo. C’è soltanto un pretesto.[…]
Insomma troppe grida, da una parte e dall’altra. Nel 1979 il Rapporto Giannini denunziò le «grida in forma di legge», ossia il pessimo costume di confezionare norme inapplicabili. Oggi denunzierebbe le grida in forma di prelegge. Però un rimedio c’è, basta volerlo. Come prossimo ministro, Renzi ha bisogno di un ostetrico.