l’acqua e la fontana di Tamarì (la vendetta)
Lasciate stare il titolo dell’articolo, non è quello che penso veramente.
Se ho un compito, non è certo quello di mostrare le belle statuine prodotte, nell’eventualità, dall’attività dell’Amministrazione attualmente in carica. Sono in nove, con tutti i dipendenti a disposizione, qualcuno curerà anche i rapporti con il pubblico NO?
L’opposizione di governo mica va in giro ad incensare la maggioranza, fa quello che deve fare, cioè mette il dito nelle piaghe. Io poi, preciso, non sto facendo opposizione, pratico semplicemente una forma di cittadinanza attiva.
Tuttavia, non essendo insensibile alle cose fatte bene, ed avendo recentemente (8 novembre scorso) trattato del problema nell’articolo L’acqua e la fontana di Tamarì, cui rimando il lettore per inquadrare meglio tutta la materia in discussione, devo rilevare con grande soddisfazione il lavoro svolto in questi giorni proprio a Tamarì, di cui dò testimonianza nelle foto seguenti (ingrandibili).
Un “piccolo” intervento di grande valore simbolico. Un buon esempio di valorizzazione dell’ambiente, di perpetuazione della memoria di un luogo, di dignitosa conservazione della memoria dell’acqua.
A qualsiasi titolo sia stato svolto questo lavoro (non sta a me stabilirlo), un mio sincero ringraziamento all’Amministrazione e all’assessore all’ambiente Cristian cui mi ero direttamente rivolto nell’articolo citato.
Senza tante smancerie, altrimenti si imbarazzano, estendo il mio ringraziamento anche ai Servizi Forestali che, al di là del fatto ovvio che siano remunerati, si vede che hanno svolto il lavoro con passione.