la zavorra e il compagno Oliviero Toscani
Dopo gli ultimi schiaffeggiamenti elettorali, ancora un po’ di piddineria. Tale Oliviero Toscani, or sono due settimane fa, s’è battezzato alla fonte piddina e gli han rilasciato la pd-tessera (quello piddone, di battesimo, evidentemente non serviva: è chiaro che è il primo, il piddone, ad aver dato luogo al secondo, il piddino-official).
Appena rinsavito dall’inebriante abbraccio, il nostro ha tuittato all’anch’esso neo tesserato ed irrequieto Calenda (che continua a pigolare che il pd va cambiato (ma va!)): “Compagno Calenda: ci sono anch’io“. Un radioso avvenire si prospetta davanti ai nostri occhi.
Dopo che la realtà ha spinto la piddinia (anche quella tradizionalmente rossa) e tutti i piddini in acqua, a quanto pare senza che sappiano granché nuotare, invece di aggrapparsi al primo pezzo di legno che capita si sono legati ai piedi un’altra zavorra.
Insomma, dopo i Compagni De Benedetti, Marchionne, Farinetti e compagnia cantando… e da ultimo il compagnero Calenda, tutti popolani, proletari con le radici nella glebaglia, ecco un altro trovatello radical-chic a rinforzare le fila del pd (psico-dramma), il partito che – come nessun altro – ha a cuore gli ultimi. Una zavorra intellettualoide.