la stipsi letteraria del sindaco di Lozzo di Cadore /1
Dunque il sindaco di Lozzo ha risposto alla mia lettera. Una risposta che è eufemistico definire stitica. Si vede che l’uomo più di così non poteva. Ma, sindaco, sono curioso di sentire ciò che saprai balbettare sull’argomento per cui, da qui alla fine dell’anno, ok, ti capito giù (grazie del cortese invito).
Mi verrebbe di portarti in dono un vassoietto di quei prodotti fluidificanti, quelli che “aiutano la tua naturale regolarità”, con la speranza che possano avere effetti anche dal lato letterario. Ma so che ti sarebbero indigesti; nel frattempo tu prova comunque con le prugne: chissà, magari funzionano.
A scopo preventivo sottopongo uno spezzone video verdoniano con l’auspicio che il significante del nostro futuro colloquio possa essere – ad esclusione delle ultime parole – più comprensibile. Se nutri qualche dubbio fammelo sapere che arrivo con un traduttore, non per la lingua ma – ripeto – per il significante (mi darai atto che la tua conclamata stipsi letteraria – perlomeno nei miei confronti – possa indurmi qualche dubbio anche sulla “riuscita semantica” del colloquio).
p.s. Per un inquadramento della “vicenda epistolare”:
- il sindaco di Lozzo di Cadore risponde all’Alessio cospirazionista
- lettera aperta al sindaco di Lozzo di Cadore (esposta sulle bacheche ‘de comun’)
- lettera ‘chiusa’ al sindaco di Lozzo di Cadore