la sottocasta dei doppi poltronisti parlamentari
La Casta dei parlamentari italiani è organizzata in varie sottocaste, una di queste è quella dei doppi poltronisti (ma c’è anche quella degli avvocati). Quelli cioè che occupano due o più poltrone (sindaci, presidenti e vicepresidenti di province e giunte provinciali, assessori e consiglieri vari).
Il malaffare dei doppi e tripli incarichi non coinvolge solo i parlamentari, sia chiaro, essendo radicato nella vita politico amministrativa di tutta la penisola. A noi è toccato vedere per un bel po’ il sindaco di Sedico impoltronato su ben tre careghe: sindaco, vice presidente della Provincia e presidente di BIM Consorzio. Ma lui prende le vitamine. Restano naturalmente tanti doppi incarichi fra i peones della politica amministrativa sui cui esiti, per ora, non è il caso di soffermarsi.
A noi interessa mettere in luce la sottocasta dei doppi poltronisti parlamentari.
Ci vengono in aiuto i seguenti articoli: Ecco chi sono gli onorevoli a tutti i costi nel quale sono elencati tutti i nomi della sottocasta, e L’alibi e le gaffe dei doppi poltronisti nel quale Gilioli si trastulla con Rutelli e Tabacci come farebbe un gatto col sorcio, anche se la lezione “vale per tutti” (Fassino, novello sindaco di Torino, si è alla fine con fatica dimesso).
Sempre Gilioli segnala nel suo Non proprio uguali uguali, con tanto di grafico, che l’attaccamento alle doppie poltrone è un fenomeno che interessa anche il PD (14 onorevoli), ma è nel PDL (47 onorevoli) e nella Lega (42) che il fenomeno assume dimensioni da fasto di corte.”Notevole l’attaccamento alla doppia poltrona dei leghisti, che una volta approdati tra gli arazzi del Palazzo non se ne vanno via da Roma ladrona neanche morti”.
Il Terzo Polo ne ha 9, l’Idv 3.
La Casta, che sappiamo bene non essere né di destra né di sinistra, perché semplicemente è, in ogni caso non si smentisce. Quindi …
Fuori dai coglioni, tutti. Abolitevi, altrimenti vi aboliremo.