la sola Val Pusteria ha più del doppio delle presenze turistiche dell’intera provincia di Belluno
Sono anni che, a titolo puramente personale, incontro e confronto i dati dei flussi turistici in generale e della provincia di Belluno e del Trentino Alto Adige in particolare. E ad ogni occasione resto sorpreso come fosse la prima volta. E di primo acchito non riesco ad andare oltre l’ormai stupida domanda: “ma perché succede tutto ciò, perché?“. Ah, me ne dimenticavo: nel 2012 la provincia di Belluno ha registrato una perdita dell’1,8% di presenze, la Val Pusteria un aumento dell’1,5%. Relativamente ad un anno non sono dati su cui piangere od esaltarsi: sono i trend che, in mancanza di un cambio di marcia, condannano la provincia di Belluno e lasciano ben sperare la Val Pusteria e tutto l’Alto Adige.
(mappa rielaborata dal BLOZ tratta da “Turismo in alcune regioni alpine – 2010 – ASTAT”)
p.s. A metà del 2011 pubblicai un articolo richiamando un rapporto dell’ASTAT che descrive il trend del flusso turistico aggiornato al 2010 in alcuni comprensori alpini di Svizzera, Austria, Germania e Italia che “gravitano” attorno all’Alto Adige e con i quali il medesimo si misura e confronta costantemente. Il rapporto considera le sole presenze alberghiere, ma dà una descrizione precisa dei rapporti reciproci in campo.