la segnaletica oriz-zoo-ntale a Loz-zoo di Cadore
Lozzo può contare già sul gatto e la volpe. I quali stanno da poco impartendo lezioni al roco che dovrà fronteggiare le prossime elezioni amministrative col compito di incoronare, al terzo mandato, il “pro” sindaco e “pro” vicesindaco.
Il resto della giunta è composto da … aquile, non c’è che dire, gli ultimi avvenimenti ne danno consapevolezza. Il resto del consiglio, invece, è gregge (di cui il roco, appunto, costituisce la componente avanzata). A queste fede urbane si affiancano quelle di Lucio che, forse, monticheranno sotto il Pupo.
A queste ultime faranno compagnia le marmotte che, è cosa di questi giorni, si sono fatte rivedere laboriose ed attivissime sui pascoli di Sovergna. A dispetto del loro simpatico aspetto, le marmotte sono state condannate dal Creatore ad una frenetica vita, tutta tesa a mangiare a più non posso per prepararsi al lungo letargo invernale. Un po’ come i politici (piemontesi, veneti e toscani) che devono raccogliere consenso (erba) per poi tornare nelle rispettive tane (venezia, lozzo, perarolo) per passare il resto dell’inverno a produrre idee innovative.
Normalmente defilata, ma assunta recentemente agli onori delle cronache, la vacca del Museo della Latteria costituisce un altro rappresentante di rango del Loz-zoo. Come sapete c’è anche un lupo, che perde il pelo ma non il vizio, che si aggira furtivo fra le case del borgo. E, sempre cosa di questi giorni, sembra che la lince sia timidamente riapparsa ed abbia dato qualche giatonada al gatto. Per il ruggito del leone si tratterà di aspettare: intanto il panda ha finito di prendere le misure, mentre i maiali continuano l’ingrasso (per questi ultimi vedi il precedente collegamento per lince).
Sempre per restare in tema, un simpatico topolino ha sconvolto la tranquilla vita dell’elefante, quello che, con un barrito scomposto, si è dato ad una precipitosa quanto vergognosa fuga. Non parliamo poi dei dinosauri (della politica e non) che lasciano le proprie orme dappertutto.
Ci mancano le zebre. Nella valle del Boite avevano iniziato le pratiche un mese fa, poi è giunta la stagione delle piogge, ma credo che da allora siano finite. A Domegge le stanno facendo in questi giorni e forse le hanno già finite. Anche noi qui a Loz-zoo le faremo. Magari anche le strisce sul stradon, che fa tanto n bel vede per chi entra in paese.
Sapete perché, nonostante la mobilità mobilitata le zebre a Loz-zoo arrivano sempre in ritardo. Perché è una funzione interna? Perché non vengono appaltate? NO! Perché per usare la macchina traccia-linee comunale che abbiamo in carico ci vuole la patente Z. Per la strisce zebrate vere e proprie, invece, si son persi gli stampi durante il trasloco da palazzo Mubarak (Olcoloz, Pellegrini). Il comune di Domegge si è offerto di prestarceli, a parziale compensazione della giornata di lavoro (una sola?) che San Bruno ha speso, munito di pala comunale, per sistemare la strada che va al rifugio Baion.
Comunque, in questi giorni, le zebre faranno, come ogni anno, la loro ricomparsa.
Foto: Flickr (wwarby)