La Regione Veneto aderisce al ricorso al Tar del Bard
L’articolo del Corriere delle Alpi sull’adesione della Regione Veneto al ricorso promosso dal BARD per ottenere il voto in provincia di Belluno (argomento già trattato con la pubblicazione della nota ufficiale del Bard; l’articolo riporta qualche elemento in più):
Ieri la decisione. Broccon e Martini: «La nostra azione per tornare al voto acquista un peso politico molto importante»
BELLUNO. Anche la Regione Veneto si costituisce al Tar nel ricorso promosso dal Bard per ottenere il voto in provincia di Belluno. La notizia è arrivata ieri ed è stata accolta con grande favore dai sottoscrittori del ricorso che proprio domani, alle 9.30, assisteranno al pronunciamento del tribunale amministrativo veneto proprio su questa vicenda.
«A nome del Bard, Belluno Autonoma Regione Dolomiti, desidero ringraziare il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per aver dato corso alla nostra richiesta di appoggio al ricorso che mira a ripristinare il diritto del popolo bellunese a eleggere i propri rappresentanti nel consiglio provinciale ora commissariato sine die», scrive in una nota il vicepresidente del Bard, Silvano Martini che precisa come «il ricorso al Tar, con richiesta di sospensiva, da noi promosso è il primo in Italia e siamo l’unica realtà provinciale in cui semplici cittadini costituiti in movimento si sono direttamente attivati con una simile azione ottenendo l’appoggio di quasi tutte le forze politiche e ora anche l’importante partecipazione diretta della Regione che interverrà con propri avvocati».
«La presa di posizione anche del governatore veneto non può che conferire una maggiore forza e soprattutto peso a questa nostra azione», commenta anche il presidente Moreno Broccon che si augura che domani si possa davvero «permettere al nostro territorio di tornare alle urne. Infatti, se il Tar si pronuncerà per la sospensiva, questo significherà che entro breve tempo si andrà al voto».
«La provincia di Belluno deve rimanere un ente di primo livello amministrato con un consiglio provinciale e un presidente eletti direttamente dai cittadini, questo anche in considerazione delle funzioni che ad essa saranno trasferite, come prevede il nuovo Statuto appena promulgato», continua la nota del Bard che prosegue: «In occasione di un recente incontro con il Bard, il presidente Luca Zaia ha assicurato che l’articolo 15 dello Statuto troverà presto attuazione ed è intenzione della Regione chiedere il mantenimento della provincia di Belluno come ente di primo livello».
«Ci fa piacere che il governatore veneto abbia voluto sostenere la nostra battaglia», commentano Martini, Broccon e anche Diego Cason tra i sostenitori del Bard, «facendoci sapere che il ricorso che abbiamo presentato e per cui di tasca nostra, come singoli cittadini abbiamo sborsato 15mila euro, è giustificato. Forse questa presa di posizione dell’ente regionale potrà svegliare qualche coscienza che ancora era addormentata. Ora vediamo cosa dirà il Tar regionale».
Quattro sono le possibilità di risolvere questa vicenda da parte del tribunale amministrativo: o con una sospensiva, o con un rinvio alla Corte Costituzionale, o al Tar del Lazio per competenza, oppure può respingere il ricorso. Ipotesi quest’ultima che tutti si augurano non si configuri. «La materia è molto controversa», ci tiene a sottolineare Broccon, «ma il ricorso da noi presentato è molto ben piantato, si basa su ragioni ben fondate. L’ideale sarebbe ottenere la sospensiva così potremo tornare alla urne già a ottobre».