la minoranza di Lozzo di Cadore richiama all’ordine il sindaco
Ci sono allergie che divampano nella loro virulenza in primavera, ce ne sono altre che durano tutto l’anno. Il sindaco di Lozzo di Cadore è allergico alla pubblicazione degli atti amministrativi che lui stesso produce (e che quindi dovrebbe avere l’orgoglio di spifferare ai quattro venti). E’ insomma allergico alla pubblicazione su internet delle delibere di giunta e di consiglio. Per questa sua intolleranza ho coniato un nuovo neologismo “deliberite“. Il sindaco di Lozzo di Cadore è dunque affetto da deliberite, una forma devastante di allergia che si frappone fra l’esercizio “privato” del potere e la sua manifestazione pubblica.
A questa imbarazzante allergia se ne è affiancata un’altra, di pari virulenza, che deve aver scatenato un mezzo shock anafilattico al nostro democratico sindaco: la determinite.
Quei mattacchioni di Per la Gente di Lozzo, infatti, si sono messi in testa di rendere pubbliche anche le determine di spesa prodotte dall’attività amministrativa. Sono documenti pubblici, al pari delle delibere, che completano la descrizione delle azioni di governo intraprese. Se sono pubbliche le delibere di giunta devono essere pubbliche anche le determine, io credo.
Tuttavia non so se la minoranza abbia veramente l’intenzione di pubblicare su internet anche le determine, cosa che sarebbe da salutare come un’altra conquista di libertà. Di certo è che la minoranza ha inoltrato la richiesta per ottenere copia di queste determine per ottemperare, innanzitutto, al loro ruolo di controllo e pungolo dell’attività della maggioranza. E’ un diritto sacrosanto sancito dalla legge. Se poi decideranno di renderle pubbliche come già fanno per le delibere, vorrà dire che Per la Gente di Lozzo ci avrà dato un secondo aiuto ad uscire dalla palude informativa in cui questa amministrazione, ed il suo sindaco in particolare, ci vogliono mantenere (in attesa del provvedimento di Brunetta).
Queste forme di allergia istituzionale suscitano, ovviamente, alcuni effetti secondari, primo fra i quali la perdita della memoria. Il nostro sindaco infatti, che per essere ligio al proprio dovere dovrebbe rispondere alle necessità della minoranza entro 30 giorni, si ricorda di dover dare risposta alla richiesta di copia delle determine dopo ben 70 giorni.
Immagino che, nel frattempo, la minoranza abbia anche sollecitato il sindaco cercando di avere risposta alla loro legittima richiesta. Ci sono però attacchi allergici che ti tolgono qualsiasi facoltà e non ti resta che aspettare che la vampata si esaurisca. Al massimo puoi andare a sentirti qualche concerto la sera, altro non puoi fare. Finché giunge il momento che … devi, ed ecco allora formulata, dopo 70 giorni, la doverosa risposta.
Cosa scrive dunque la minoranza nell’articolo il nostro richiamo al Sindaco al rispetto delle normative pubblicato sul loro blog?
Non vorremmo che la nostra disponibilità al dialogo sia male interpretata. Ecco perché ci siamo sentiti in dovere di richiamare il Sindaco ad una più aderente condotta e rispetto delle normative in essere che tutelano l’attività delle minoranze. Abbiamo prodotto una lettera, spedita per conoscenza anche al Prefetto, per ricordare che, fra tutti gli impegni che siamo sicuri l’Amministrazione deve affrontare ogni giorno, vi è anche il rispetto dei tempi di risposta alle istanze da noi presentate in nome e per conto, anche, di tutti voi che ci avete sostenuto e ci state sostenendo.
La frase finale è poi da incorniciare quanto è sibillinamente profonda:
Se il Sindaco non intende pubblicare le delibere della propria attività affinchè diventino di dominio pubblico, non ci interessa un gran ché, saranno gli elettori a giudicare questo comportamento, ma che almeno risponda nei termini dovuti. E se per caso fosse troppo impegnato, si faccia aiutare da qualcuno: noi, come dimostrato, siamo sempre disponibili!
Che altro dire? Queste forme allergiche non hanno, ad oggi, una vera e propria cura. Se uno ha la deliberite o la determinite, se uno è allergico alle varie forme di democrazia, beh! non può che tentare di fare il dittatorello. Se gli è permesso.