la Corriera delle Alpi e il malus pensioni
La stampa regimentata, cammellata, renziana a tutti i costi, prima ancora di vederla, la senti.
Quei soldi erano un loro diritto (per le normative vigenti). Un decreto governativo forneriano – votato poi in parlamento da TUTTO IL PD – (ripetete con me)
VOTATO DA TUTTO IL PD
ne aveva “confiscato” una parte (la rivalutazione legata all’inflazione). La Corte Costituzionale ha dichiarato quel provvedimento (“la confisca”) illegittimo, ordinando il reintegro ai pensionati del maltolto. Oggi, questo governo del cazzo, i cui componenti e il partito politico che rappresentano – ricordiamolo ancora – hanno allora tutti indistintamente votato a favore di quel provvedimento, fa passare l’effetto di questa sentenza (nel merito si vedano dei giorni scorsi le stronzate elargite a larghe mani dal menestrello Poletti) come un bonus elargito con magnanimità dal cazzaro. E la stampa cammellata si adegua, risponde all’appello, e si fa stuoino.
In poche parole: prima ti strappano le mutande, poi, costretti, te le tornano adornate di fiocchetto e grazioso bigliettino “bonus del governo”.