la banda della maglia nera ridurrà la tatruffa oops la tariffa delle scoaze? (bolcomiadi /5)
In “i sottintesi nel ‘bolcom’ di Lozzo di Cadore: ‘qualcuno’ si aspettava una riduzione della tassa sui rifiuti” ho fatto riferimento ad un amarcord blozziano. Trattasi – né più né meno – di un articolo pubblicato il 12 giugno 2012 in cui mi procuravo piacere discettando sulle azioni opere e fatiche della banda della maglia nera, i cui figuri passeggiano ancora per le stanze di Palazzo Venzo con passo pesante, trascinandosi la gravosa ombra, solo da qualche tempo mondata dalle colpe più cupe, ma tuttavia ancora gravida di inettitudine.
In quell’articolo facevo riferimento all’annuncio del sindaco di Calalzo della volontà di abbattere del 20% la tatruffa. Mi chiedevo poi:
E la nostra banda della maglia nera, cosa farà? Attendiamo fiduciosi un vibrante ed accorato annuncio sul prossimo numero della pravda lozzese oops del bolcom (per i non addetti ai lavori: bollettino comunale).
La risposta la dovreste già conoscere. “Qualcuno” fra voi, almeno. Non so se a Calalzo la tatruffa sia stata “adeguata” rivalutandola nel tempo, diversamente da Lozzo che, ha prezzo della vita stessa del sindaco, un atto di coraggio ormai scolpito nella storia, ha visto inchiodata la medesima ai valori del 2004. Ma magari il vostro sindaco è in grado di spiegarvelo. Scuserete la riproposizione per intero dell’articolo, prendetelo come un atto di godimento personale che mi concedo. Il perché il vostro sindaco non abbia aumentato la tatruffa è fin troppo chiaro. NO? E allora ve lo spiego in un prossimo episodio delle bolcomiadi.
Lozzo di Cadore: la banda della maglia nera ridurrà la tatruffa oops la tariffa delle scoaze?
Ci sono tante bande in giro, la banda larga, per esempio. Da noi è famosa la banda della maglia nera (tricampeones), questioni di raccolta (differenziata). Aveva deciso, la banda della maglia nera, di mettere la testa a posto. Ho l’ardire di pensare che il sindaco di Calalzo, sopraggiunto per acclamazione popolare nel pollaio comunitario (verrebbe da dire … extra-comunitario) come assessore all’ambiente, deve aver visto la gestione della differenziata come i broker finanziari videro la caduta di Lehman Brothers.
Riavutosi, ho sempre l’ardire di pensare, deve aver deciso che figure de merde (detto in francese fa meno impressione) non gli andava di farle al traino di pigri, indolenti ed accidiosi gregari. E deve aver dato una scossa al pupazzaio inanimato, non foss’altro che per mettersi in riga con i cugini di sangue della Val Boite e del Comelico, i primi da un decennio dediti alla differenziata, i secondi buoni “penultimi” ma entrati da qualche tempo nell”era illuminata. Noi, centro cadorini, nel pieno del medioevo, ultimi, ma con vergogna (disamina in raccolta differenziata in Centro Cadore, Comelico e Val Boite: analisi riassuntiva). Per la disamina relativa alle prodezze della banda della maglia nera, invece, consultare il relativo fiorente archivio.
In poche parole, dopo lo scossone, si son messi di buona lena a recuperare il tempo perduto. Prima con la raccolta dell’umido, poi con il porta a porta del secco (ambedue – ambecille mi verrebbe da dire con una consumata battuta televisiva – idee portentose, innovative, lungimiranti ).
La popolazion lozzese ha poi docilmente fatto quel che si doveva fare. Non c’è stato il bisogno di svegliare i singoli lozzesi dal torpore – che invece sull’argomento aveva avvolto sindaco e amministratores – è bastato prendere atto della nuova realtà. E’ come se a casa tua per qualche motivo ti spostassero il cesso di 10 metri: non è che vai a cagare dov’era prima, ti adatti alla nuova situazione.
Veniamo al dunque. Il sindaco di Calalzo, De Carlo, ha recentemente annunciato l’abbattimento del 20% della tarsu (praticamente 50 € a famiglia). E la nostra banda della maglia nera, cosa farà? Attendiamo fiduciosi un vibrante ed accorato annuncio sul prossimo numero della pravda lozzese oops del bolcom (per i non addetti ai lavori: bollettino comunale).