#iostoacasa esprime il fallimento della libertà e della democrazia
Ancora per segnalare qualche timido rinsavimento di taluni, rispetto alla quasi totale lemminghificazione appiattita sull’ #iorestoacasa dei più.
Cominciando da un “pirotecnico” Riccardo Manzotti: #iostoacasa: come la paura e la mancanza di ragione uccidono la libertà e la democrazia:
Accettare il diktat dello stare a casa senza ragione non è solo un rischio sanitario (il danno che tanti avranno da questa inutile clausura domestica) ma soprattutto il fallimento del patto di ragione tra stato e cittadino. Allo stato non si chiede di spiegare le motivazioni razionali delle regole. Ai cittadini non si chiede di comportarsi responsabilmente. Ognuno viene meno ai suoi obblighi e ci si tratta con l’indulgenza tipica di persone immature. Il patto non è più basato sulla ragione e sul rispetto reciproco tra persona e istituzione, ma sull’interesse e la paura. E la superstizione ne è il naturale collante. #iostoacasa esprime il fallimento della libertà e della democrazia. […]
Dopo Gaetano Silvestri s’è desto un altro costituzionalista, Cassese: “La pandemia non è una guerra. I pieni poteri al governo non sono legittimi”:
Il primo decreto legge era “fuori legge”. Poi è stato corretto il tiro, con il secondo decreto legge, che smentiva il primo, abrogandolo quasi interamente. Questa non è responsabilità della politica, ma di chi è incaricato degli affari giuridici e legislativi. C’è taluno che ha persino dubitato che abbiano fatto studi di giurisprudenza. […]
In chiave più tecnica ecco un giudice (Maria Giuliana Civinini, Presidente del Tribunale di Pisa) e un avvocato (Giuliano Scarselli, Professore di Diritto Processuale Civile e Avvocato in Firenze): Emergenza sanitaria. Dubbi di costituzionalità di un giudice e di un avvocato:
Ad ogni modo, se si vuole, il primo diritto della persona riconosciuto dalla nostra Costituzione è proprio quello della libertà personale, che apre con l’art. 13 la Parte Prima dedicata ai diritti e doveri dei cittadini, mentre la disciplina del diritto alla salute si trova all’art. 32. […]
Ci sono vari altri interventi in materia di libertà di circolazione e libertà della persona, per fortuna, che non è il caso di segnalare ora. Sul fronte dei giornalai resta la solita regola: se per nascondere la merda la copri con altra merda… sei parte del problema.
Chiudo con una rivisitazione del Viandante sul mare di nebbia, che è essa stessa un capolavoro, emblema dell’idiozia dilagante al tempo del coronavirus (via @Comunardo):