intellettuali, intellettualoidi, M5S e Indipendentismo
Rispondo a @intellettuali? che così si è espresso qualche giorno fa nei miei confronti (l’accenno ai libri è dirimente):
caro incredibile e ti pare che si possa parlare di intellettuali?
Forse, dico forse, di intellettualoidi!! Non basta qualche libro per fare l’intellettuale e neanche saltare all’ultimo momento sul carro del vincitore grillo non è da intellettuale.
Per la chiamata in causa su intellettuali ed intellettualoidi “passo”. Sono etichette come “di destra” o “di sinistra” che valgono quel che valgono, cioè nulla. Uno è quello che è, che si sente di essere. Sono poi “gli altri” ad appiccicare etichette che, come tali, non possono che rappresentare un giudizio superficiale che, di volta in volta, sovrastima o sottostima l’intelletto sotto esame a seconda delle scuderie di appartenenza. Basta ricordarsi che ogni salita, vista “dalla parte opposta”, non è che una discesa.
Mi interessa di più chiarire altri due punti. Il primo si lega alla mia prima e veloce risposta:
appena posso ti rispondo, ma sappi fin da subito che se Monti non supera il 10% l’intellettualoide viene a casa tua al tuo servizio per un anno intero; faccio tutto quello che vuoi (salvo mantenere i diritti, come già detto da altre parti, sull’utilizzo delle mie terga). Avanti con lo spoglio quindi …
Si sa che Monti, dato tra il 12 ed il 15% dai sondaggi, ce l’ha fatta per un pelo a galleggiare sopra il 10% alla Camera (10,54%) mentre al Senato è andato sotto attestandosi ad un 9,13% (il totale dei voti di Camera e Senato lo pongono al 9,5%). Inoltre, per la fretta, non ho specificato se mi riferivo alla coalizione comprendente le fetecchie di Casini e Fini o alla sola lista montiana Scelta Civica che, alla Camera, non è andata oltre all’8,3%.
Taglio la testa al toro: non ti avevo detto, proprio per la fretta, che se Fini e Casini (ma bastava uno dei due) fossero stati fatti fuori, avresti avuto un bonus dell’1% che ha quindi portato lo “sbarramento” dal 10% al 9%. Visto come sono andate a finire le cose (qui e quo), fatti vivo, sono comunque intenzionato a prestare i miei servigi così come promesso (alle condizioni marginali ivi pattuite).
Secondo punto: “Non basta qualche libro per fare l’intellettuale e neanche saltare all’ultimo momento sul carro del vincitore grillo non è da intellettuale.”
Salto anche qui il discorso sui libri: oggi è talmente facile pubblicare un libro che la cosa non rappresenta certamente un elemento discriminante. Bisognerebbe, caso mai, parlare di contenuti e competenze, discorso che già prima di iniziare è in salita. Mi interessa quindi chiarire il concetto di “saltare all’ultimo momento sul carro del vincitore Grillo“.
Scrivere su un blog ti dà l’opportunità di “tornare indietro” nel tempo, di fare ogni tanto il “rewind”. Per esempio, il 21 aprile 2012 scrivendo attenti a quei due, ebbi modo di dire che:
Il populismo avanza. Ma nelle condizioni in cui siamo, se il populismo è a “cinque stelle” … CI VA BENE !! Certo, di economia Grillo e il M5S hanno dimostrato di non capire una beneamata mazza e certi discorsi pronunciati dall’arruffa popolo (fuori dall’euro e non paghiamo il debito pubblico) destano realmente qualche preoccupazione. Ma c’è tempo per crescere. Ora bisogna strizzarre i coglioni ad ABC (in particolare) ed al resto della ghenga. La Lega, intanto, si sta già svuotando le mutande
In un successivo commento in coda al post fui ancora più preciso:
Auguriamoci che il M5S abbia il maggior consenso possibile e possa funzionare da detonatore per rinnovare il modo di fare politica in Italia, questo sì, e con tutto il cuore. Detto da un indipendentista libertario.
Come vedi, ed erano come si suol dire “tempi non sospetti“, avevo già avuto modo di riconoscere la valenza “dirompente” e di “protesta” del M5S. Quindi quel tuo “saltare all’ultimo momento sul carro …” non è molto indovinato: riprova, sarai più fortunato. Attenzione però: aver dato il voto al M5S non significa che debba abbracciare tutta la “filosofia” che alimenta il movimento. Ci sono ottimi argomenti da trattare e da sviluppare, ma ve ne sono altri che fanno “rabbrividire”, ed escono tutti dallo stesso cappello. Bisognava permettere al Cavallo di Troia di entrare nel Parlamento. Questo ho inteso fare votando M5S. E’ da questo momento che si potrà davvero valutare cosa – i grillini – sono in grado di fare.
E se le elezioni fossero state regionali, tanto per chiarire, il mio voto sarebbe andato all’Indipendentismo. Dell’Italia, ne ho pieni i coglioni da mo’.