incontro tra il BARD ed il presidente del Südtirol Luis Durnwalder
Premessa: la redazione del Gazzettino ha dato la notizia dell’incontro tra il BARD e il presidente Durnwalder confezionando un pezzo che, se non fosse per l’aria pasquale, sembrerebbe venuto fuori da una cambusa di pirati pieni di rhum come un uovo.
Dove sono finiti gli emuli di Gianpietro Talamini?
Che dite? Vedremo mai Francesco Gaetano Caltagirone che attraverso il Gazzettino incita tutte le genti bellunesi alla rivolta ed alla conquista della propria autonomia? E’ molto più probabile che il parente acquisito dopo aver impalmato l’Azzurra figlia del medesimo Caltagirone, il mansueto viscido ed orrido (politicamente) Pierferdi Casini, salga al Colle più alto ora che Napo Capo si è visto costretto ad abdicare.
Le cose accadute sono invece da leggere con modalità … più sobrie (dal sito del BARD):
Alcuni esponenti del BARD hanno incontrato a Bolzano, giovedì 6 aprile, il Presidente del Südtirol Luis Durnwalder. L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e comprensione, da parte del Presidente, per i problemi che derivano alla provincia di Belluno dalla mancanza di autonomia del territorio.
Abbiamo esposto al Presidente gli obiettivi del BARD ricevendo il massimo sostegno alla causa dell’autonomia e l’invito a chiedere per il territorio bellunese la stessa autonomia del Trentino e del Südtirol.
Riguardo al trasferimento della provincia di Belluno nella Regione Trentino Alto Adige-Südtirol Durnwalder ha espresso la sua contrarietà perché considera oramai inutile l’istituto della Regione Autonoma Trentino Alto Adige-Südtirol e non ritiene utile l’adesione a una Regione priva di prospettive future. Nel corso dell’incontro egli ha più volte ribadito che vorrebbe eliminare la Regione al più al più presto. “Sono i trentini che ci abbracciano perché hanno paura che ce ne andiamo” ha detto con un sorriso.
La delegazione del BARD invece gli ha fatto notare, sulla scorta di valutazioni di costituzionalisti che conoscono bene il protocollo De Gasperi-Gruber e le vicende dello Statuto regionale, che questo è l’unico percorso, a legislazione vigente, che può essere tentato. Ci sarà bisogno di una migliore definizione di questa divergenza di opinioni nella quale le ragioni del Presidente Durnwalder sono state espresse con chiarezza e precisione.
Il BARD, pur comprendendo bene le ragioni del Presidente, pensa di predisporre delle considerazioni scritte per spiegare meglio l’iter da seguire perché questa è una questione di vitale importanza per i Bellunesi. Per questa ragione egli considera indispensabile e preferibile la costituzione di una provincia Autonoma di Belluno con le stesse caratteristiche delle due province contermini con le quali si condividono caratteristiche ed esigenze dovute alla conformazione del territorio del tutto diverso dal resto del Veneto. “Parliamo la stessa lingua” ha detto Durnwalder per rendere con forza l’esigenza dei bellunesi di staccarsi dal Veneto e costruire il proprio futuro con politiche adeguate.
Il presidente del Südtirol, nel corso dell’incontro, ha duramente criticato le classi dirigenti venete incapaci, a suo dire, di gestire, con politiche adatte, il territorio montano bellunese, del tutto assimilabile a quello della Regione Trentino Alto Adige-Südtirol. Il presidente ha più volte dichiarato la sua ampia disponibilità a migliorare ed estendere la collaborazione tra le province confinanti al fine di un’integrazione che egli ritiene utile a entrambi i territori soprattutto a quelli direttamente confinanti, che soffrono oggi la concorrenza del potente sistema turistico ed economico del Südtirol.
Noi del BARD ci auguriamo che le Istituzioni bellunesi, dopo anni d’interesse esclusivo e cieco per il Veneto, sappiano cogliere questo segnale di grande apertura e disponibilità del presidente Durnwalder, finora quasi del tutto ignorato.
Ringraziamo il presidente Durnwalder per la gentile accoglienza riservata nella certezza che questa importante occasione segni l’inizio di una lunga e proficua collaborazione nell’interesse reciproco.
per il BARD il Presidente Moreno Broccon