incendio sul Col Rosà (sopra Ospitale di Cadore): ennesima Ansa del cazvolo
Non che ce ne fosse bisogno, ma ecco l’ennesima prova delle “anse” del cazvolo (l’Ansa è cliente fisso del BLOZ da mo). L’incendio, sviluppatosi sul Col Rosà, sarebbe stato segnalato da alcune persone che, dal Col Rosà (medesimo), “avevano sentito provenire un forte boato…”. E già qui si manifesta una qual forma di confusione.
Confusione che diventa disorientamento, se non totale smarrimento, quando l’incendio viene collocato, badate bene, 600 metri sopra Ospitale di Cadore, “tra la Croda de R’Ancona e Zuoghi”: un classico pot-pourri dell’Ansa tra realtà e fantasia.
Realtà: verosimilmente, alcune persone che si trovavano sul Col Rosà, dal medesimo, quindi dal Col Rosà, hanno sentito dapprima uno scoppio e successivamente hanno visto alzarsi del fumo da una zona sopra Ospitale (Ospitale sì ma non di Cadore, il quale si trova a 35 km circa dal luogo dell’incendio: l’Ospitale di questa circostanza è quel luogo lungo la S.S. 51, tra Cimabanche e Podestagno, dove sorge l’albergo/ristorante Rifugio Ospitale), zona che si trova effettivamente tra la Croda de r’Ancona (ra Ciadenes sarebbe ancora meglio) e i Śuoghe (Zuoghe-Zuoghi).
(ci sarebbe poi la mai risolta questione storico-geografica della “dicotomia” Cadore-Ampezzo, ma non son cose da Ansa)