in Centro Cadore la pulizia dei boschi la coordina lo Spirito Cufoleto
A tre secoli da Vaia (ricorderete che Madre Natura, quel giorno, s’è scaccolata un po’…), il commissario supremo in capo alla super-iper-extra ricognizione e coordinamento delle attività post ciclone-tempesta-extra-tropicale, tale Zaia, ha estratto la spada ed ha provveduto ad attribuire, il 23 gennaio ultimo scorso, ad alcuni sindaci, la “funzione di Soggetti attuatori per le “l’attuazione delle operazioni di pulitura delle aree boschive soggette a schianti”.
Ieri, il nostro, ha riestratto la spada e toccato altri baldi sindaci – questa volta dell’agordino – conferendo loro, di fronte alla “schiantitudine”, pari dignità.
Dice l’ordinanza che, ora, essi sindaci, “dovranno provvedere alla rimozione degli alberi abbattuti ubicati negli ambiti territoriali del rispettivo Comune (….) qualunque sia la proprietà (regoliera, comunale o privata) nonché degli alberi di proprietà comunale eventualmente ricadenti nel territorio amministrativo di altri comuni”.
Inoltre, chiarisce la nota, “I sindaci potranno ovviamente agire “in deroga” sulla base della vigenti normative di Protezione Civile, motivando le decisioni che si rendessero necessario nel periodo emergenziale e dandone comunicazione al Commissario Zaia.”
Va detto che l’ordinanza della Protezione Civile n. 558 che ha per oggetto “Primi interventi urgenti di protezione in conseguenza degli eccezionali eventi bla bla bla” e che illustra le possibili azioni in deroga (tutte, a parte le attività nelle quali ci sia presenza di amianto) è stata diramata il 15 novembre 2018. Essa, però, prevedeva, oltre alla figura del commissario attribuita ai governatori delle regioni colpite, anche quella dei “soggetti attuatori“… ed è qui che casca sempre l’asino.
Come che sia, per il Centro Cadore, a quanto si legge, fatta eccezione per Pieve, nessun altro sindaco è stato insignito della funzione di Gran figl di put gran attuator degli schiant (semicit. Fantozzi). Per il momento, in attesa che i sindaci si gonfino di coraggio ed accettino l’investitura, ci dovremmo accontentare, come soggetto attuatore, dello Spirito Cufoleto. Evidentemente, quassù in riviera il vento ci ha solo accarezzato.
Comunicato stampa della Giunta regionale Veneto:
Il Commissario delegato per gli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il Veneto fra ottobre e novembre 2018, Luca Zaia, ha attribuito oggi con propria ordinanza ai sindaci dei comuni bellunesi di Agordo, Alleghe, Canale d’Agordo, Cencenighe, Colle Santa Lucia, Falcade, Gosaldo, La Valle Agordina, Rivamonte Agordino, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Voltago Agordino, la funzione di Soggetti attuatori per le “l’attuazione delle operazioni di pulitura delle aree boschive soggette a schianti”.
La decisione è stata adottata, con i poteri commissariali, anche sulla base di una relazione svolta dal dott. Fabrizio Stella, che individua nell’operatività della figura del Sindaco quale Soggetto attuatore in questo ambito “la via privilegiata per la soluzione più organica, diretta e rapida delle operazioni di pulitura delle aree boschive soggette a schianti, anche in considerazione delle specifica conoscenza del territorio da parte del Sindaco stesso e permette altresì lo snellimento delle procedure autorizzative collegate a tutte le relative operazioni”.
Va sottolineato che, con l’ordinanza n. 1 del 23 gennaio 2019, sulla base delle richieste giunte da alcuni Sindaci della Provincia di Belluno e di Vicenza, il Commissario aveva già proceduto a dare tali funzioni ai primi cittadini dei comuni di Pieve di Cadore (BL), Roana (VI), Enego (VI), San Pietro di Cadore(BL), Santo Stefano di Cadore (BL), San Tomaso Agordino (BL), Gallio (VI), Asiago (VI), Vodo di Cadore (BL), Borca di Cadore (BL) e Cibiana di Cadore (BL), e, viste ulteriori istanze giunte nel frattempo, anche i Sindaci dei Comuni di Val di Zoldo (BL), San Vito di Cadore (BL), Rotzo (VI), Selva di Cadore (BL).
I Sindaci dei Comuni di Rocca Pietore e Livinallongo avevano invece espressamente richiesto, vista la specificità delle conseguenze dei fenomeni di maltempo sul loro territorio, di non ricevere tale incarico, affidandosi alla struttura del Commissario per qualsiasi intervento.
I Sindaci, dice l’ordinanza, “dovranno provvedere alla rimozione degli alberi abbattuti ubicati negli ambiti territoriali del rispettivo Comune (….) qualunque sia la proprietà (regoliera, comunale o privata) nonché degli alberi di proprietà comunale eventualmente ricadenti nel territorio amministrativo di altri comuni”. “Nelle more dell’eventuale finanziamento che si rendesse necessario”, prosegue l’ordinanza del Commissario Zaia, “i Sindaci possono svolgere le attività che competono anche facendovi fronte con proprie risorse di bilancio”. I sindaci potranno ovviamente agire “in deroga” sulla base della vigenti normative di Protezione Civile, motivando le decisioni che si rendessero necessario nel periodo emergenziale e dandone comunicazione al Commissario Zaia.
Resta ovviamente in capo al dott. Fabrizio Stella, quale Soggetto attuatore del Settore individuato con la prima ordinanza del Commissario, “l’attività di elaborazione degli strumenti cartografici mediante georeferenziazione e fotointerpretazione delle aree disastrate” e a lui i Sindaci dovranno riferire su “tutte le attività svolte e che si svolgeranno sul proprio territorio” allo scopo di aggiornamento dei dati complessivi relativi alle aree disastrate”.
“Comprendo e faccio mie le preoccupazioni dei sindaci per la grave situazione che si è venuta a determinare nelle nostre montagne e assicuro che stiamo lavorando senza soluzione di continuità per affrontare le gravissime ferite che la tempesta perfetta ha inferto a un territorio già fragilissimo e provato – commenta il commissario Zaia – ma siccome le foreste non si ricreano con le polemiche, a fronte di qualche amministrazione comunale che si è lamentata della tempistica con cui si sta procedendo, ho pensato di dare anche ad altri Sindaci quei poteri che consentiranno loro di affrontare direttamente le problematiche in base alla specificità dei territori che amministrano”.
“Molti primi cittadini del Bellunese e del Vicentino, con grande senso di responsabilità e mostrando un attaccamento vero e sincero ai cittadini e ai loro territori – prosegue il Commissario – mi avevano già chiesto di poter diventare soggetti attuatori, così da ridurre la catena burocratica e rendere più veloce anche l’azione del Commissario. Visto che i risultati si sono mostrati più che positivi, ho pensato bene di nominare Soggetti attuatori, ope legis, anche i sindaci dell’Agordino”.
“Per quanto riguarda spese e finanziamenti – conclude il Commissario – entro una decina di giorni la Regione avrà contezza della disponibilità economica che, come è stato assicurato in più occasioni, sarà sufficiente per effettuare gli interventi di pulizia. Il dott. Stella è costantemente sul territorio e a disposizione dei sindaci e delle comunità montane, con i quali ha un rapporto pressoché continuo”.
Comunicato n. 101 – 2019 (PRESIDENTE/MALTEMPO)