il sindaco di Lozzo e i 100 mega sotto i mari (del digital divide de noantri) bis
Buone notizie per il sindaco di Lozzo in veste Bim-bum-bam. Colui che si era arrischiato a divinare i 100 mega come standard attuale dell’Europa in termini di velocità di banda “visto che l’Europa corre già a 100 mega di velocità…” ma, soprattutto, colui che, chiamando a sé ogni rivolo di patrio orgoglio, si era spinto a colmare il digital divide de noantri vaticinando un salto epocale nella nostra esperienza navigatoria (” …ma noi speriamo di andare oltre a breve“):
[…] Obiettivo 20 mega. «Il progetto regione punta ad arrivare a 20 mega nel futuro» spiega Mario Manfreda, vicepresidente del Consorzio Bim, «rispetto alla situazione delle infrastrutture non serve piangerci addosso ma essere operativi. Quelli posti insieme alla Regione sono obiettivi minimi visto che l’Europa corre già a 100 mega di velocità ma noi speriamo di andare oltre a breve. […]».
Be’, buone notizie dicevo. Nella classifica mondiale l’Italia è passata dal 94° posto con 8,8 Mbps all’87° con 9.09 Mbps. Anche la velocità media (graph period: Dec 15, 2011 – Jun 15, 2014) in EU si è alzata a 25.7 (da 24,5), nei G8 è giunta a 23,9 (da 23,5) e nei paesi OECD a 23,3 (da 22,9) e tutto ciò in meno di due mesi.
Da notare infine il “nuovo” servizio di Netindex col quale tenere sotto controllo le velocità della banda in giro per il mondo, al quale il sindaco di Lozzo in veste Bum-bum-bam potrà far riferimento per monitorarne – in tempo reale – lo sviluppo.