il sindaco di Lozzo di Cadore e l’ufficio anagrafe h24 (mobilitati contro la denatalità)
A Lozzo non si coita abbastanza e la prima classe delle elementari avrebbe meno bambini dei panda albini ospitati allo zoo di Berlino, tanto da rendere impossibile (pare) il suo approntamento: insomma, con quattro bambini su un minimo di 10 (sarebbero 15 ma 10 è la deroga concessa ai comuni i cui abitanti appartengono a minoranze linguistiche) non si può mettere in piedi una classe.
Ma l’articolo giunge ad un’inconsapevole (?) soglia di comicità allorquando il giornalista fa dire al sindaco che:
«Questa sera (ieri, ndr) mi incontrerò con il responsabile dell’ufficio anagrafe», spiega il sindaco Mario Manfreda, che sta prendendo di petto il problema, «per valutare la situazione».
Sempre che il ruolo di responsabile dell’ufficio anagrafe non sia più della di lui moglie, la cosa mi ha fatto sbellicare dalle risate e al momento non riesco a vedere quello che sto scrivendo in forza delle copiose lacrime che mi stanno lavando il viso. Stupenda la “tensione emotiva” introdotta dal “Questa sera mi incontrerò…“.
Diciamocelo: è una comodità straordinaria quella di potersi portare, quando serve, … il lavoro a casa. Chi è che ha la fortuna di poter disporre di una responsabile dell’ufficio anagrafe h24!!
Infine, una nota di rilievo: il borgomastro sta “prendendo di petto il problema”. A torso nudo?