il sindaco di Lozzo di Cadore e l’ansia da prestazione
Dopo i ringraziamenti di rito – elargiti come abbiamo visto a quel deludente 47,4% di votanti, i soli che abbiano riconosciuto le mirabilie prodotte nei due mandati precedenti, ché gli altri se ne sono fottuti – il sindaco di Lozzo prosegue il discorso incorrendo, a mio modo di vedere, in due episodi di comicità involontaria. Non quella fatalistica in stile fantozziano, quella tontolona in stile “verdoniano” (à la Verdone, insomma). Dice il vostro:
[…] Fiducia che vi avevamo chiesto per portare a termine iniziative e progetti già avviati. Devo dire che in questi pochi mesi molto è già stato fatto.
Sindaco, sindacooooo! Pochi mesi, molto fatto. Io Tarzan, tu Gein.
Hai a disposizione tutto il bolcom e di queste nuove mirabilie non ci rendi partecipi neanche con un assaggio? Fosse anche piccolo piccolo. E tiralo fuori! Faccelo vedere. L’elenco, intendo, il “molto” che “è già stato fatto“.
Eccheccazzo! Noi ci contiamo.
Otto paginone otto del bolcom e non trovi un razzo di niente neanche a cercarlo con la lente d’ingrandimento. Ci vuoi tenere sulle spine? Ci riempirai di buone novelle alla prossima uscita della pravda lozzese? No perchè, se in “pochi mesi, molto fatto“, allora, alla fine del mandato, non riesco ad immaginarmi dove cavolo ci potremmo trovare? Sulla Luna? Riusciranno i nostri occhi a sopportare tutto quello sfavillante splendore d’iniziative e progetti?
Restiamo in attesa di opportuno addendum.
(come dite? il secondo episodio di comicità involontaria? ho già il titolo: il sindaco di Lozzo e i muchachos deodoranti)