il PD bellunese e il lavoro capillare sul territorio
Sempre la segretaria provinciale del PD (neretto mio):
«Stavolta i numeri parlano da soli» spiega, «è un risultato molto ad di là delle aspettative, abbiamo fatto un lavoro capillare sul territorio dando importanza ai territori periferici. Vigileremo in prima persona per verificare che venga mantenuto quello che è stato promesso in campagna elettorale».
Devono essere stati bravi, ma veramente bravi, questi piddini, a “lavorare” in modo così sincrono su tutto il territorio italiano perché, va detto, non c’è praticamente angolo d’Italia dove non siano primo partito. Merito, dice la segretaria, del lavoro capillare sul territorio. Dalla Vetta d’Italia a Capo Passero?
Si definisce così ora – lavoro capillare sul territorio -, promettere 80 euri a 10 milioni d’italiani (stendiamo velo sulle coperture finanziarie)?
Ma il massimo del delirio euforico si ha quando la segretaria dice “Vigileremo in prima persona per verificare che venga mantenuto quello che è stato promesso in campagna elettorale“.
Che quando gliel’ho detto, al panda che qui mi tiene compagnia, si è rotolato sul pavimento ed è ancora lì piegato in due che ansima dal ridere.
(mi torna in mente l’inchiappettata che il PD provinciale ha preso a suo tempo quando “difendeva” la provincia di primo grado elettiva: poi sono passati i capi e, per ragioni legate alla “sicurezza nazziunale”, le velleità si sono ricomposte ed allineate come si conviene a obbedienti soldatini)