il Maroni legaiolo e le intese con gli equi-quaquaraquà del PDL
Con questa storia di Equitalia ci hanno veramente rotto i maroni. Anche Maroni, quello del nuovo corso della Lega 2.0, ci smena. Perché crede, lo zoticone legaiolo, come ampia rappresentanza di quelli del PDL, che tutta la gente, ma proprio tutta, si beva le loro solenni cazzate. Dunque, il legaiolo, durante un confronto con l’Angelino pone la condizione che “si trasferiscano ai Comuni e alle Regioni i poteri di riscossione“.
REVISIONE DEI POTERI DI EQUITALIA. Alfano ha quindi proposto: «Presentiamo insieme una legge per la revisione dei poteri di Equitalia, che non limiti l’attacco agli evasori ma alcuni eccessi, gli interventi nella vita dei morosi che sono in difficoltà». E anche di «andare fino in fondo insieme» perché il governo faccia i decreti attuativi del federalismo fiscale. Maroni ha subito risposto dicendo di «raccogliere positivamente» la proposta di una legge limitativa dei poteri di Equitalia. «Ma a due condizioni», ha aggiunto il segretario della Lega: «La prima condizione è che si chiuda Equitalia e si trasferiscano ai Comuni e alle Regioni i poteri di riscossione. La seconda è che voi accettiate di sottoscrivere la nostra proposta di cancellare l’Imu».
Più e più volte quelli di Equitalia si sono premurati di chiarire che:
[03-05-2012] Equitalia chiarisce: è la legge a imporre ai Comuni di gestire in proprio l’attività di riscossione dal 2013
I sindaci non devono disdire alcun contratto con Equitalia perché è la legge (decreto legge n. 201 del 2011) a prevedere che i comuni gestiscano da soli l’attività di riscossione dall’1 gennaio 2013. Gli annunci di alcuni sindaci di voler disdire il contratto con Equitalia appaiono quindi pretestuosi, visto che è una norma dello Stato a imporre ai Comuni di gestire in proprio l’attività di riscossione.
Ma forse non si è ancora capito. Così va meglio?
è la legge a imporre ai Comuni di gestire in proprio l’attività di riscossione dal 2013
Te capì, testina?
p.s. per la cronaca, mi ero già interessato della cosa in gli equi-quaquaraquà del PDL veneto.