il dossier per la Capitale della Cultura: famolo ancora a costo zero
Pieve e il resto del Cadore, tra le 46 località che avevano aderito al bando per la candidatura a capitale della cultura 2020, non è entrata tra le prime 10 che ora si contenderanno il “primato”. Il Magnifico dei Magnifici, tale Bortolot, parlando della stesura del progetto, ha detto che “a differenza di altre realtà con risorse economiche importanti, è stato realizzato a costo zero“.
Bisognerebbe capire cosa voglia dire “stesura” e “progetto” e cosa si intenda con “costo zero”. Ma, come dire, l’affermazione ha il suono di una sofferta giustificazione: ci hanno fatto fuori, è vero, ma il nostro progetto (a differenza di altre realtà con risorse economiche importanti) non è costato nulla.
Se solo c’avessimo messo lì qualche euro…
Il “volontariato” può fare miracoli, ma anche gli euro non scherzano. Ora, una cosa è certa: il dossier per la candidatura realizzato a costo zero non ti ha permesso di essere nell’ultima decina. Nel migliore dei casi sei undicesimo, nel peggiore 46esimo. Del resto, al primo classificato viene assegnato un gruzzolone di un milione di euri. Ti sembra possibile “vincere” un milione di euri spendendo solo la carta del dossier, pur con tante ma tante tante belle idee (e pur con l’aiuto delle montagne più belle del mondo che con la cultura c’entrano pochetto, ma vuoi mettere che cornice!) ?
Il prossimo dossier, famolo ancora a costo zero. Nel giro di cinque-sei tornate potrebbe succedere il miracolo che è successo per Cortina 2021.