‘il Cadore’, la curva dei sindaci e Cialtronia di Cadore (requiem: galleria completa)
Composizione finale: requiem (a seguito dell’anteprima, del preludio e dell’allegretto). Con vasto omaggio iconografico di come sarebbe sto…
“buon esempio di gestione del territorio e un ottimo biglietto da visita per il turismo”
Le prime 9 foto sono state scattate il 7 di luglio, le successive il 5 di agosto. Certo, non ci sono accampamenti di Sioux extracomunitari, ma dire che sto cazzo di posto è un esempio bla bla bla mi sembra più il risultato di pratiche allucinatorie dove ci dai dentro di brutto. Comunque il container delle scoaze è in regalo e caratterizza fortemente il paesaggio campestre; ma anche il resto dona un tocco di calda ospitalità e soprattutto fa emergere, eccome fa emergere (sta a galla che è un piacere), l’attitudine alla retta gestione del territorio di cui i sindakos possono fregiarsi (quante caritatevoli legnate vi darei … se solo potessi).
Se le Pro loco riuscissero a mettere da qualche parte nei paraggi un chioschetto con i depliant delle bellezze divorabili costì, intendendo in senso allargato i nostri paesuccoli sede di cotanta speme, il quadro allucinatorio potrebbe dirsi completato. Come avviso ai naviganti preme chiarire che il loco è costituito anche di terreni privati: se li facciamo partecipi, se inneschiamo una sinergia pubblico-privato, potrebbe saltar fuori qualcosa di clamoroso.
Mentre stavo fotografando si è fermata un’auto dalla quale è uscito un tale che dandomi le spalle, con fare sospetto, si è piazzato a game larghe a fianco della strada, ha armeggiato col proprio gingillo fino a farlo allegramente zampillare. Poi, dopo essersi concesso una scrollatina, con visibile soddisfazione si è ricomposto ed ha ripreso la via di casa. E mi son detto che sì, effettivamente l’intervento alla Curva dei sindaci è – perlomeno – un buon esempio di orinatoio naturalistico.
Tornando per un momento al buon esempio di gestione del territorio e ottimo (ottimo, capite?) biglietto da visita per il turismo…
No dico, almeno
sega l’erba! No?
(che fra tante seghe mentali che vi fate, segare l’erba sarebbe quasi un vanto)