i punti G e l’incontenibile orgasmo elettorale
Ragazzi, cercare il punto G non serve più. Ce ne abbiamo due di punti G: Giannino e Grillo.
Nessuno dei due (FARE e M5S) accetta soldi dal finanziamento pubblico dei partiti (per tutti e due esso andrà abolito). Lo sconfinato narcisismo di Giannino lo ha portato a giocare sui suoi titoli accademici. Ma chi se ne è mai fottuto dei titoli cacca-demici: dei professoroni, pur in gamba come Boldrin e Zingales solo per fare due esempi, non mi sarei fidato in relazione alla creazione di un partito, hanno sempre la puzza sotto il naso. Di Giannino Sì, per il suo modo strambo di affrontare la vita e di descrivere il mondo, perché è uno che ci si butta a capofitto senza lesinare impegno e generosità.
Anch’io racconto queste bugie: dico a tutti che mi sono fermato alla quinta elementare e invece sono riuscito a strappare un diploma. Mi serve solo per sembrare più intelligente di quello che sono. E la gente sembra crederci. Ora lo sapete anche voi. Avanti quindi con FARE per Fermare il Declino, senza se e senza ma, come dicono le anguille della sinistra, comunque vada. E per Giannino – per la sua umanissima debolezza – la giusta punizione.
Del M5S ho già detto da qualche parte: 1/3 del programma è ampiamente condivisibile, 1/3 andrebbe preso per mano e modificato alla grande, con l’altro terzo puoi sì e no pulirtici il culo. Vi sono coraggiosi spunti liberisti affiancati da elementi di puro e arcaico statalismo che farebbe storcere il naso anche alla Bulgaria. Spero che le locuste del M5S, giunte al parlamento, si mettano a divorare tutte le nequizie che ben conosciamo, sperando che l’altro pifferaio, tal Bersani-Gargamella, non faccia far loro gli scout prospettando scambi di favori giustificati dalla necessità di governare il paese (vedi Sicilia). E’ un rischio che va corso. Non c’è al momento un più splendido Cavallo di Troia.
Chi vuole può votare l’uno e l’altro (come farò io): Giannino alla Camera e Grillo al Senato. Se Giannino in Veneto potesse farcela anche al Senato – ma c’è la barriera dell’8% – lo preferirei; bisognerà fare un po’ di conti e sentire i dati delle ultime corse clandestine dei cavalli (sondaggi ufficiosi)… . Mettiamo da parte le ideologie: Giannino e Grillo su certi aspetti potranno collaborare insieme, per esempio sull’eliminazione dei quorum dei referendum rendendoli uno strumento efficace di democrazia diretta.
Ed il punto M?
Se stiamo parlando del concime umano, quella M è riferita al PDL, e ne abbiamo già parlato assai. Se invece è riferita a Monti, allora ha il significato di mona, nel senso di “va n tanta de mona“.
Ed il punto B?
Se stiamo parlando di Berlusconi vedi sopra alla voce concime, se si parla di Bersani non trovo parole perché lo spazio interstellare è meno vuoto: da un ex comunista pur intiepidito – se non bastonato dalla storia – ci si aspetterebbe qualche idea in più delle solite seghe mentali cui la menistra ci ha abituato.
Tosate, questa volta concentriamoci sui punti G. E sarà un orgasmo elettorale come non mai. Per Grillo sarà incontenibile ed avrà la massima soddisfazione, Giannino dovrà accontentarsi: ma chi si accontenta gode. Dai, che solo quando fa buio puoi veder brillare le Stelle.