i bellunesi rimangono lontani dalle urne (anche il Corriere delle Alpi)
Scrive il Corriere che:
I bellunesi rimangono lontani dalle urne
Si è recato a votare meno del 30 per cento degli elettori. Sui social l’amarezza per l’affluenza così bassa
Be’, dico io, lontani dalle urne rispetto a chi: ai venusiani, ai marziani, agli elettori di altre province/regioni, a se stessi? Siccome quello visto è solo un titolo, ci sarà l’approfondimento nell’articolo:
BELLUNO. Quorum lontano. Niente a che vedere con l’ultimo referendum, del 2011, con il 57 per cento di votanti. Ieri il quorum è rimasto lontano, fermo a poco più del 29 per cento.
Ah ecco, quindi è in riferimento a “se stessi” nel referendum precedente. Dunque, in quello del 2011 – anzi, in quelli, ce ne furono quattro – votò mediamente il 57% dei bellunesi. Ma fu tutta l’Italia, dalla Vetta d’Italia a Capo Passero a votare mediamente per il 55%. Quindi i bellunesi, semmai, furono appena appena “più bravi” della media.
Nel corso dell’articolo vengono poi snocciolati i dati d’affluenza delle ore 12 e delle 19, ma non si fa nessuna “comparazione” con altri e nell’aria resta quel senso di supposto mancato civismo dei bellunesi che, appunto, rimarrebbero lontani dalle urne (come non fosse, peraltro, legittimo).
Si, è vero, “lontani”, ma tanto quanto gli altri. Perché se i bellunesi di fermano a poco più del 29%, in Trentino-Alto Adige si fermano al 25,19%. Ci sono poi regioni che fanno un po’ meglio: Friuli VG 32,16%, Liguria al 31,6%, Piemonte 32,7%, Lombardia al 30,74. Il Veneto, in effetti, si scosta da questa media arrivando al 37,8%. Ma l’Italia tutta è inchiodata al 31,18%.
Sicché i bellunesi, tanto furono un po’ più bravi nei referendum del 2011 quanto lo sono stati un po’ meno in questo del 2016.