ho fatto la prova costume… me ne resto in Cadore
E’ una battuta come quelle che si trovano tra le frasi di Mafalda: “Ho raggiunto la forma perfetta. Ora sono una sfera”; “Le uniche maniglie dell’amore che conosco sono quelle del frigo”; “Il dietologo mi ha detto di tagliare i dolci: da oggi dovrò fare a pezzettini i cioccolatini”.
La battuta “Ho fatto la prova costume… me ne vado in Alto Adige” è apparsa sul profilo social dell’IDM l’ente della provincia che cura il marketing turistico in Alto Adige (qui su Salto la descrizione della vicenda e dei risvolti polemici).
Abbiamo scoperto (si fa per dire) che anche la popolazione dell’Alto Adige si può trastullare con dilemmi storici di grande rilevanza. Vivono nei loro dorati gusci per enne tempo, ma poi basta una scintilla e vedi tutta la passione radical-chic riversarsi per strada come la gente a Pamplona per la festa di San Firmino.
Innaffiata [la passione] da un perbenismo di facciata variamente ipocrita e sostanzialmente conformistico, si appella alle più recenti mode salutistiche che prevedono che, quella roba lì, la pancia per esempio, non si debba neanche pronunciare (altrimenti il soggetto può inforcare un periglioso sentiero di disagio sociale ed elaborare risposte psichiche poco igieniche).
Pensate, “In Alto Adige il 10% delle ragazze tra i 12 e i 25 anni non va in piscina perché si vergogna del proprio corpo. […]”. Qui in Cadore è il 90% delle ragazze che non va in piscina, non perché si vergognino del proprio corpo, semplicemente perché la piscina non c’è (a meno di non imbarcarsi in odissee dove il tempo di piscinamento si misura in anni luce).
E che dire delle femministe che femministano ad ogni piè sospinto quando si tratta di pubblicità fatta – nientepopodimeno che – “sulla pelle delle donne” (slogan frusti che non usano più neanche nel Burkina Faso).
Insomma, a quel che leggo sui tweet l’IDM deve aver tolto il post: la prossima volta bisognerà convocare, sulla scia delle italiche consuetudini, una commissione apposita per verificare se il messaggio da propalare sia o meno politicamente corretto e armonizzato con le più sensibili sensibilità (secondo le ultime arie…).
Sono alti, belli, con gli occhi azzurri e ricchi: ma qualche difetto ce l’hanno anche loro!