gli amministratori di Lozzo di Cadore: non vedo, non sento, non parlo …
Il titolo è una mia interpretazione ispirata da quanto scritto in seguito da Alessio Zanella (ed originariamente postato come commento). Oltre alla scimmia, quella di non vedo non senso non parlo, si potrebbe pensare allo struzzo (con la testa sotto la sabbia) o alla talpina (che non vede oltre la punta del proprio naso). Poi c’è anche il camaleonte!! La lucertola (che se la tiri per la coda …). E poi c’è lo scarabeo stercorario. E poi …
L’interpretazione è un “mio generale sentire” che non so se abbia ragione d’essere anche in questa circostanza. La fauna chiamata in causa, mi sono scordato anche il musetin, potrà sempre confermare.
Ciao Danilo, che il mandatario del documento in questione fosse la regione Veneto, su richiesta di esproprio da parte di una sorellastra del Bim, credo l’ avevamo capito tutti. La mia indignazione e CREDIMI, l’ indignazione del destinatario della lettera, non è tanto quella di di venire a conoscenza della creazione , o meglio, del ripristino di un’ opera di rilascio dell’ acqua gia esistente per creare energia elettrica, ma il modo in cui il proprietario del fondo è venuto a conoscenza della cosa. Sarebbe bastato che un amministratore comunale ( scrivo amministratore da non confondere con dipendente comunale, visto che in passato alcuni paesani mi hanno criticato non conoscendo forse la differenza tra le due cariche) si fosse preoccupato di parlare personalmente con il proprietario del terreno che il Bim si presta ad espropriare, e si fosse giunti ad una tranquilla , certa e civile soluzione della cosa. Viviamo in un paesino di montagna, dove tutti conoscono tutti, dove ancora , SPERO, il contatto personale e la chiarezza delle azioni sono ancora impostate su una linea di rispetto reciproco e di reciproca comprensione. Sono convinto, che in alcune particolari situazioni, alcuni degli attuali amministratori comunali abbiano peccato di esagerata sensazione di onnipotenza, trascurando le basilari forme di educazione civica, a favore in alcuni aspetti di personalismi e favoritismi non consoni e non accettabili da persone ” ELETTE “. Amministrare un Comune non è certo cosa facile, specialmente in questi momenti estremamente difficili, ma a prescindere dalle attuali difficoltà, credo che il ritornare ad una realtà più genuina e sana, consona alla nostra stessa natura e cultura da montanari, non possa che far bene al nostro caro paese. Approfitto per farti i complimenti circa la tua simpatica e sana satira che non può essere presa come offesa ma forse come incentivo ad un miglioramento.
(immagine tratta da FB – Lozzo di Cadore per persone libere)