Gentilini vs Vendola: caro vescovo, queste non sono buone novelle!
Non è proprio la parte migliore della Lega, se la valutiamo dal punto di vista dell’analisi politica, ma ne è l’interprete più genuino quando si entra nel “minuto mantenimento”, nella vita di tutti i giorni. Gentilini non le manda a dire, mai. Da libertario non ho problemi a considerare libera utilizzazione del proprio corpo il fatto che taluni usino le proprie appendici per sgroppate androgine.
Certo la cosa diventa leggermente inquietante se durante l’attraversamento solitario della Cengia Gabriella due gay ti ammiccano sorridendo compiacenti. Al rifugio Carducci uno dei due mi si è poi messo vicino e si è cosparso suadentemente le gambe di olio, sporgendomi alla fine la boccetta dell’elisir che ho dovuto rifiutare con cortese fermezza, non avendo idea se in seguito il baldo giovine si sarebbe anche offerto di massaggiarmi le pur dolenti cosce.
Poi la notte mi sono ripagato perché, stanchissimo, devo aver russato pesantemente (non mi succede mai in condizioni normali) e dormivo proprio accanto ai due che, la mattina, mi hanno guardato con stizzosa (ma in fondo clemente) aria di rimprovero. A parte questi dolci ricordi, Gentilini se l’è presa per alcune affermazioni di Vendola (siamo comunque nel novembre del 2012) e… gli ha risposto per le rime, chiamando in causa anche la Chiesa e il vescovo. L’anatema di Gentilini …
http://youtu.be/HCaJtpNYROI
(post liberamente ispirato da un innocuo tweet letto or ora)