Forte di Col Vidal: Stato (del cazzo), abbiamo un problema!
Un giorno passò un furgone carico di reti elettrosaldate e di altre accozzaglie che servirono a collocare una rete a scopo anti intrusione attorno a elementi del Forte di Col Vidal: Villa del Capitano, Forte Basso, Forte Alto e Magazzini. Fu lo Stato ad occuparsene (i militariiiii…), per la presunta sicurezza dei frequentatori di Col Vidal e del relativo Forte.
All’inizio la rete elettrosaldata piantonata con tondino d’armatura fu anche avvolta da vivacissima rete di recinzione da cantiere, cosicché la perimetrazione fu visibile anche da Marte. Noi, frequentatori dell’amato colle, etichettammo subito quel lavoro come “del cazzo“. Che fosse del cazzo era documentabile dalla sorte toccata in altre circostanze a soluzioni analoghe. A Pian dei Buoi, talvolta, nevica.
Ma quell’anno la recinzione passò il primo inverno senza subire grandi danni: ma solo perché di neve ne cadde poca. Con l’arrivo della primavera, ad ogni buon conto, la rete da cantiere iniziò a veleggiare a brandelli un po’ qua e un po’ là. Piaceva anche alle mucche al pascolo che spesso se la contendevano. Così si rese necessaria la sostituzione della rete da cantiere arancio-fluorescente con rete – questa volta verde (grazie genii) – dissimulantesi.
Ma venne anche l’inverno buono e così la recinzione si dimostrò per quello che era: del cazzo, per l’appunto. Poi di inverni ne vennero altri. Quei soldi buttati nel cesso si sono trasformati, con la plastica forza del peso delle nevicate modulato dalla gravità, in luoghi d’arte semi astratta, roba da Biennale.
Carissimo Stato (del cazzo), non era forse meglio optare per una griglia laser, o per uno scudo elettromagnetico, o per un confinamento inerziale? Io ho visto tori da monta in fregola fermarsi impietriti davanti a due fili di corrente, con la vacca in calore di là da essi. Dai, che una soluzione si trova!
(di seguito un saggio della produzione artistica denominata “omaggio a Uri Geller“; in fondo alla sequenza il collegamento alla produzione completa: 60 foto zoomabili anche a schermo intero; le vacche sono in regalo)