Fondazione Unesco, Messner e la manfrina altoatesina
Reinold fa la sua sparatina mediatica pisciando un po’ dentro e un po’ fuori dal vaso sulle pagine del Corriere delle Alpi, sostenendo che quelle della Fondazione sono «Chiacchiere. Solo chiacchiere». Tutto pianificato. A raspare soldi pubblici e mettere il naso “dove serve” non è secondo a nessuno. La pisciatella non passa ovviamente inosservata a Elmar Pichler Rolle, nuovo presidente della Fondazione dopo il recente passaggio di consegne tra Belluno e Bolzano, che teneramente risponde «Reinhold Messner sarebbe il miglior ambasciatore possibile per le Dolomiti».
I due, peraltro, «si sono trovati in sintonia per quanto riguarda l’idea di ampliare l’area posto sotto tutela sino ad includere il Sassolungo e il Sella». Vedreste voi un solo motivo per cui Reinold dovrebbe essere contrario alla cosa? Si tratta in fondo di aggiungere due pezzi di pietra alla collezione.
Ma il re degli 8.000 ricambia: “Reinhold Messner, riferisce ancora la nota, ha, inoltre, appoggiato la proposta di Pichler Rolle di chiudere al traffico, per qualche ora alla settimana, i passi dolomitici. «Sarebbe l’occasione per venire incontro a ciclisti ed escursionisti», ha osservato Pichler Rolle“.
Ci stiamo avviando verso la conclusione: “Il presidente della Fondazione ha sottolineato anche l’importanza di dare vita ad una forte strategia di comunicazione per proporre al meglio il marchio Dolomiti Unesco. «In quest’ottica Reinhold Messner sarebbe il miglior ambasciatore possibile. La Fondazione riceve molte proposte riguardanti filmati e pubblicazioni, ma il nostro obiettivo e’ quello di fare un decisivo salto di qualita’ lavorando ad un’idea comune proprio assieme a Messner’», ha concluso Pichler Rolle“.
Gnio-gnao, altrimenti detta manfrina. Adesso sapete dove può portare “l’unitarietà d’intenti“.