Femenes – vita quotidiana delle donne ladine nel Cadore di un tempo
Femenes – Vita quotidiana delle donne ladine nel Cadore di un tempo.
Presentazione del libro “Femenes” di Francesca De Meio e Francesca Larese Filon
Domenica 25 luglio ore 21.00 presso l’auditorium di Lozzo di Cadore
con la partecipazione del Gruppo Musicale di Costalta
Sul sito Ladino Cadorino ho dato spazio alla presentazione del libro ed alla foto della copertina. Qui, per i puristi della lingua (non vorrei che passassero notti insonni ad elaborare anatemi contro la “s” finale del titolo), vorrei attirare l’attenzione sul “perché di Femenes“, proprio in relazione al titolo. Dalla pagina 2 del libro edito dall’Union Ladina del Cadore de Medo:
Il perché di Femenes.
Uno dei tratti che contraddistinguono la parlata ladina è la “s” in finale di parola, ad indicare i nomi nella loro forma plurale. Questo tratto, presente tutt’oggi nella parlata ladina dell’Oltrechiusa e dell’Ampezzano, nella odierna parlata ladina centro cadorina lo si riscontra solo come “relitto” (pezuos, tabias, lenzuos, pras, pès, omins …). A noi tuttavia è parso bello, solo per quanto riguarda l’espressione del titolo, utilizzare per la parola “donne” la sua forma arcaica, che sicuramente era Femenes. Tutto ciò con il semplice quanto dichiarato intento di “lasciare una traccia” di questo elemento che l’evoluzione della lingua sta lentamente cancellando anche dalle espressioni residuali. Ci è parso bello insomma, anche se a sola valenza simbolica, affidare al titolo di questo nostro lavoro dedicato alle donne, la perpetuazione di un tratto linguistico distintivo di grande rilevanza.