estate cadorina: la domenica, oltre al pane fresco, pulizia dei punti fuoco
Non siamo ancora alle struggenti pagine di Cuore, ma vicini ad una sceneggiatura tipo Elisa di Rivombrosa sì. Faccio riferimento a quanto riportato sul blog del sindaco di Calalzo e su un articolo del Gazzettino. Devonsi rilevare più punti “rivombrosi“. Uno invece è certo e limpido: “per la prima volta anche in una giornata festiva“. In seguito alcune riflessioni. In marroncino le citazioni dagli articoli lincati (i neretti sono miei).
Parte da domenica prossima la pulizia dei punti fuoco e delle piazzole ecologiche più utilizzati dai turisti. Per la prima volta anche in una giornata festiva, e per tutti i fine settimana di luglio e agosto …
Messa giù così sembra quasi una rivoluzione copernicana. Cade l’ultimo tabù: lavorare la domenica. Per di più, pulendo i punti fuoco e le piazzole ecologiche utilizzate dai turisti.
Dovrebbe essere una nostra speranza che, perlomeno per i primi 20 giorni di Agosto, tutte le giornate siano “festive“. Suggerisco quindi di avvisare gli operatori domenicali che la musica potrebbe per loro ripetersi quotidianamente …
“Abbiamo chiesto quali fossero i Comuni interessati e fatto un monitoraggio delle aree che si intendevano presidiare. Ne è emersa una lista di priorità, tra cui la Fontana del Sass a Tai, la zona di Loreto a Lozzo, Lagole e Praciadelan a Calalzo …
Quattro comuni insieme per il decoro e la riqualificazione dell’ambiente. Pieve, Calalzo, Lozzo e Perarolo, con la Comunità montana Centro Cadore, metteranno in campo un servizio per la cura e il presidio del territorio.
Ma non erano 9 i comuni della CM Centro Cadore? Gli altri, Auronzo, Valle, Domegge, Lorenzago e Vigo non hanno piazzole da offrire a sostegno del nuovo servizio o semplicemente ritengono di dover usare diversamente (e meglio?) il proprio monte ore?
I 4 moschettieri sarebbero ora uniti per il decoro e la riqualificazione dell’ambiente. Ma va? Un po’ come i portieri che vengono messi in porta per parare? Un nuovo ruolo dal prossimo campionato. Noi che credavamo che il decoro e ecc. ecc. fossero compiti dello spirito santo.
… la Comunità Montana avvalendosi degli operatori della Cooperativa sociale Cadore metterà in campo un servizio fondamentale per la cura e il presidio del territorio …
La pulizia dei punti fuoco (in particolare se di domenica) è quindi un servizio fondamentale per la cura ed il presidio del territorio: intuizioni keynesiane di questo tipo ci rassicurano e ci fanno ben sperare.
Non so se a Loreto Bottacin, oltre a piantare le palme e le sagome (di alcuni animali), riuscirà a piantare anche dei punti fuoco. La cosa non credo sarebbe ben vista dal papa al quale il parco solare di Loreto è stato dedicato. Ma anche la madonna, credetemi, che era quasi diventata nera a forza di avere tra i piedi i “servizi forestali”, non potrebbe certo sopportare iniziative di tal fatta. Tenuto conto, in particolare, che dovrà con ogni probabilità nuovamente sopportare la visita agostana del Bossi, del Calderoli e, soprattutto, dello snake Tremonti (per favore tenete lontano almeno il Trota).
Se, quindi, sperabilmente, gli operatori domenicali non dovranno, a Loreto, pulire punti fuoco, che altro potrebbero fare se non rompere gli zebedei? Probabilmente saranno impiegati nella “riqualificazione ambientale”, che noi semplici definiamo “taià l erba” o, nella versione tecnologicamente avanzata, “taià le bruse“. In questo caso chiediamo la possibilità che tale servizio, che ora sappiamo essere fondamentale per la cura del territorio, venga magari svolto infrasettimanalmente, per non rompere i già citati zebedei ai locali che lavorano durante la settimana.
Il turismo infatti è fortemente legato alla cura dell’ambiente …
Difficile essere in disaccordo con questa solare massima. Però conforta sapere che se ne sono finalmente accorti.
Dopo anni in cui si è concentrati sull’industria e il territorio ne ha decisamente risentito, oggi la nostra vocazione turistica non può prescindere dalla cura dell’ambiente e dall’offrire servizi ed attenzione agli ospiti …
Negli anni passati, cari amministratori, nessuno di voi si è mai concentrato sull’industria (ci mancava anche questa, sarebbe stata una disgrazia epocale). Gli imprenditori hanno fatto, bene o male, il loro mestiere: siete voi amministratori che non avete fatto il vostro trascurando la cura del territorio (complice uno Stato di m… che ha sempre relegato la Montagna fra “gli ultimi”).
Inoltre, non è per niente vero che il territorio ne ha decisamente risentito. Per fortuna esso è sostanzialmente integro, ha solo seguìto il suo “naturale” indirizzo di crescita, essendo venuto a mancare l’intervento artificiale connesso con le varie attività umane che, solitamente, tende a renderlo più attraente agli occhi del turista. Quindi oggi ci troviamo con un ambiente naturale sano che va, se lo si ritiene opportuno, rimodellato con interventi antropici per renderlo più confacente alla nostra idea di “sfruttamento” di questa risorsa. Punto.
Lo facciamo con atti concreti e non con demagogia o chiacchiere e le risorse messe in campo e i risultati raggiunti lo dimostrano ampiamente.
Infatti.