Ebbasta co ‘ste infradito!
Ebbasta co ‘ste infradito! Forse inebriato dalla novella patacca ricevuta in dono dall’Unesco riguardante le colline del Prosecco, il nostro, dopo aver sfoderato le infradito per i “vandali e lazzaroni” del Sorapiss, agita le medesime contro quei “turisti” (messi tra virgolette, si badi, quasi ad esporli al pubblico ludibrio) “che si avventurano nei boschi devastati dalla tempesta Vaia”.
Carota: “dico sempre che la nostra montagna martoriata va visitata”.
Bastone: “Ma, ripeto, NO e poi NO ai turisti in infradito”.
Ora, è chiaro a tutti, anche al palo della luce, che in infradito puoi andare tranquillamente tra l’Auronzo e il Locatelli, per fare un esempio, ma nel bosco non riusciresti a fare più di 10 metri (figuriamoci se nel bosco devi superare enne schianti). Lì in mezzo, dove li hanno trovati, da quel che si vede dalle foto, in infradito ci arrivi solo se ti calano dall’elicottero.
Ebbasta co ‘ste infradito! Lo stereotipo è frusto. Diamo una mano al governatore; si dia il via al conio di un nuovo stereotipo: che ne dite di trevisan?