e se fosse il Governo a interrogare il peones? (sul buco del Bim-Gsp)
Il peones bellunese di Farsa Italia ha presentato al Governo un’interrogazione in cui interroga gli interrogati sui “non-fatti” degli interrogandi, questi ultimi riconducibili alla Fondazione Dolomiti Unesco, quelli, per capirci, delle facce da #schiaffi, oops, facce da #sfalci. Il peones non si capacita delle cose che la Sfondazione avrebbe messo in cantiere – così come della loro efficacia – e chiede lumi ai ministeri dei “Beni culturali” e dell'”Ambiente”, in qualche modo coinvolti.
La Sfondazione è una specie di “porto delle nebbie”, basti ricordare che l’ente è emanazione delle 5 province coinvolte (dopo la deforma Delrio due province e tre aree vaste; va detto che in FVG stanno ancora giocando a bocce con le loro province…) e delle regioni Veneto e FVG (che sono quelle che sganciano i soldi per l’area veneto-friulana), quindi tanti auguri.
A parte l’incipriatura del peones, mi sto convincendo, svegliando nel sonno Nemesi, che se fosse il Governo ad interrogarlo – il peones -, idealmente posto a rappresentare i Magnifici 67 Sodali del Buco del Bim-Gsp – per il ruolo che ha avuto come sindaco e come presidente della “capofila” Bim Consorzio – il tutto rappresenterebbe un grandioso atto compensativo con la differenza che i sodomitici della Sfondazione giocano con le briciole mentre i Mefitici 67 – i sindakos – si son resi protagonisti di un buco colossale di 89 milioni di euri che hanno inteso colmare, alfine, ficcando il cetriolone dell’aumento tariffario nelle terga dei bellunesi.
Purtroppo Nemesi ha il sonno pesante mentre i topi di fogna sono sempre svegli.