e poi diciamocelo, Cortina è Cortina!
Candidatura ai mondiali di sci 2019 di Cortina. Questa volta tocca ad Enrico Valle recitare la poesiola:
[…] «Per noi – prosegue – gli sport invernali sono una vocazione a 360 gradi , [bla bla bla]. Uno scenario eccezionale e un zona traguardo dove confluiscono i tracciati più belli al mondo. E poi, diciamocelo, Cortina è Cortina».
Ordunque (sottovoce: sebbene lì sull’ombellico del mondo si abbia “uno scenario eccezionale e una zona traguardo dove confluiscono i tracciati più belli al mondo” …):
2013: Cortina si candida. Vince Schladming – Austria
2015: Cortina si candida. Vince Vail – USA
2017: Cortina si candida. Vince St. Moritz – Svizzera
2019: Cortina si candida…
La corsa è contro la svedese Are che già era candidata per quelli del 2017. Solo che Are ha già ospitato i mondiali nel 2007 mentre Cortina – sede delle Olimpiadi invernali nel 1956 – non li ha mai ospitati (ma solo per una sfortunata serie di accadimenti e negative congiunzioni astrali, non per altro perché, si sa, Cortina è Cortina). E Cortina, due anni fa in Corea, ritirò la propria candidatura – accettando di fare allora una figura di marmellata – proprio per essere certa di vincerla questa volta.
Conclusioni: nelle condizioni date (anche per un certo senso di pietas che si deve a chi daje e ridaje…) è più difficile per un cammello passare per la cruna di un ago che per Cortina perdere – ‘nartra vorta – l’assegnazione del mondiale (al netto di quella funesta e lunga ombra gettata dal detto “Mai dire mai“).
(insomma, se la magistratura non ci mette del suo all’ultimo momento, magari azzoppando il vicesindaco, visto che – son cose di questi giorni – ha negato ancora al sindaco-dimezzato Franceschi il ritorno a Cortina confermando la misura cautelare del divieto di dimora, ‘sta volta ie a famo a farcela)