due scaccolamenti al giorno…
Potevano esse due seghe (ovviamente di carattere politico) oppure due bidè. Prendiamo atto della volontà del… longaronese volante e comiziante. Tuttavia, se al comizio si ritrova lui – caro il nostro Super-Padrin – e il suo microfono (con il rischio che anche il microfono cerchi di dileguarsi), di comizi ne può fare anche dieci al giorno.
Pensateci bene: quanti potrebbero essere i bellunesi, dotati di una minima quantità di buon senso, disposti a sentire un qualunque sindaco che parla di autonomia (qualunque cosa voglia dire), dopo tutti i numeri da circo cui hanno dato vita (spesso a loro insaputa) in questi anni?
Lo Spirito cufoleto ha certamente più autorevolezza ed è, mediamente, più degno d’attenzione.
(del resto, tornando al longaronese comiziante, che cavolo volete che stia a sentire uno che mi parla di un referendum sull’autonomia (ancora: qualunque cosa voglia dire questa parola) se non è neanche stato in grado di rispettare l’esito di un referendum come quello di Sappada (con ciò mancando di rispetto ad un’intera comunità), celebrato e vinto col 95% di Sì?)
Ancora: sabato non c’era un cazzo di nessuno a sentire i sindaci balbettare dal “palco degli oratori”:
«Non era una mobilitazione popolare — afferma Roberto Padrin — Quella avremmo dovuto organizzarla con un mese di anticipo, non in cinque giorni.
Infatti! (che realismo!)