Downgrade di destra e di sinistra
Che questo governo sia grottescamente burlesco non v’è alcun dubbio. Però anche la sinistra, quando guidava l’autobus del governo, ne ha fatte di uscite di strada. Anche la sinistra, pardon la menistra, ha fatto più volte ridere i polli. Ieri S&P ci ha downgradato. Ed il juke-box della menistra ha iniziato a suonare lo stesso motivetto dalle Alpi alle Piramidi.
Ma nell’ottobre del 2006 Fitch e S&P abbassarono il rating dell’Italia. E allora c’era la menistra al governo, con la manovra firmata da Padoa-Schioppa e controfirmata dal Prodone. E’ vero, la menistra aveva adagiato da poco il culo sulle poltrone di Governo.
Ma la nota in cui si definivano i perché del downgrade così recitava:
“La riduzione del rating sull’Italia riflette la risposta inadeguata del nuovo governo alle sfide strutturali dell’economia e del bilancio dell’Italia,- affermava allora in una nota l’analista Moritz Kraemer-. La Finanziaria fa poco per avanzare significativamente sulla strada di riforme sul lato dell’offerta e nei fatti porterà ad un aumento netto della spesa in percentuale del pil invece di ridurre l’alta spesa, che è la causa di fondo degli squilibri di bilancio italiani”
Non c’era la crisi che c’è ora ma Destra e Sinistra, pardon nuovamente, Mestra e Menistra, pari sono.
Foto: Daw