Domegge: sentenza lapidaria del sindaco sul bilancio demografico funereo
La deduzione del giornalista (tratta dallo stesso articolo di qualche giorno fa…) è che al sindaco di Domegge questi flussi demografici, così funerei, non preoccupino. L’analisi del borgomastro, infatti, risulta ineccepibile (oltre che lapidaria: e ne ha ben donde): metà della perdita di popolazione è dovuta al fatto che hanno voltato gli zoccoli (in su, ovviamente), il resto “è dovuto a trasferimenti lavorativi e famigliari“, che noi traduciamo più barbaramente in
se ne sono andati via!
Del resto, se fai una domanda così a un sindaco, che cosa vuoi che ti risponda. Ti risponde, concetualmente, una cosa tipo: “è morto perché non ha più tirato il fiato”. Se fai la stessa domanda a un ragioniere, è probabile che riesca a rispenderti con più calore. Ma, in fondo, noi li appreziamo così i sindaci: concreti.
[…] Domegge. Non preoccupano il sindaco Lino Paolo Fedon i 33 residenti persi nel 2014 (2.488 riseptto ai 2.521 del 2013): «Metà della perdita è dovuta all’elevato numero di decessi, per il resto è dovuto a trasferimenti lavorativi e famigliari»”.