dolomìtami (sbattimi come un cencio tra le Dolomiti) /bis
(una impressione a conclusione del pacchetto “dolomìtami”: per inciso, io credevo di poterla sfiancare, ma niente: mi si è attaccata addosso come una cozza e, magari schiumando, mi ha seguito là dove l’ho portata: le ho conferito il camoscetto d’oro)
Dicevo, nel post precedente, che “La mia signora è entrata in modalità ferie e mi ha commissionato il confezionamento di un paccheto vacanza dolomitico sparso, qua e là, di lievi iniezioni adrenaliniche: insomma, una specie di sbattimi come un cencio tra le Dolomiti“.
Nei 21 giorni a disposizione il bel tempo ci ha permesso di portare a termine 17 escursioni (non proprio maratone, ma 10 onorevoli km al giorno di media con 750 m di salita ce li siamo sempre sciroppati). Sicché, andando per sentieri…
quanta gente!!
Siccome sono abituato a salutare chi incontro sui sentieri, ad un certo punto mi sono anche rotto di buondì-salve-aló-crisgot-ola e non ho più salutato nessuno. Da questo punto di vista mi sono anche preso qualche soddisfazione: sul Rudo eravamo in 7, sul Popera in 10+un cane e sul sentiero di arroccamento delle Tre Cime eravamo i soli (anche se a uno sputo dal formicaio sottostante al quale ci siamo poi amalgamati, prima di scendere a Rinbianco per la solitaria Val de l’Aga: di nuovo soli tra le timorose marmotte).
Così, molto ma molto a spanne (numerosità): 100 in zona Alta Pusteria, 80-85 in zona Auronzo, 60 anche in Comelico. Vedremo a tempo debito, con le statistiche ufficiali, come questa fiumana di gente si sarà concretizzata in arrivi e presenze “sonanti”.