disoccupazione giovanile in Italia e relativismi pidioti
Anche quella “normale” è cresciutella eh (qui quella registrata a novembre, 12,7%); ma è in particolare su quella “giovanile” che vale la pena focalizzare l’attenzione … (da Scenarieconomici.it):
La disoccupazione corre senza soste: nei primi tre mesi del 2014 ha registrato l’undicesimo trimestre consecutivi di crescita dal 2004. E così i dati del periodo, diffusi dall’Istat, sono drammatici: nei primi tre mesi dell’anno il tasso è salito fino al 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ma è in particolare su quella giovanile che vale la pena focalizzare l’attenzione. Quando c’era Berlusconi gli si potevano attribuire tutte le “nefandezze”: poi vennero monti, Letta e da ultimo il bimbominkia, cioè il vuoto spinto. Ma non c’è più il cavallo da battere: ora non resta che battere la sella…