disegno di legge per la montagna: Oscar De Bona storce il naso
Il modo in cui la stampa confeziona e presenta certe notizie al lettore, la maggior parte delle volte con la complicità dei politici chiamati in causa, è rappresentativo della scarsa opinione che, stampa, giornalisti e politici, hanno appunto di noi lettori.
Sto parlando del disegno di legge per la montagna presentato ieri in Provincia da Manzato. Riporto dal Gazzettino di ieri, 8 gennaio 2009 (il grassetto è mio):
BELLUNO – Un testo unico per il sistema montano: questo l’obiettivo del disegno di legge presentato ieri a Belluno da Franco Manzato, vicepresidente del Veneto, e da Guido Munari, della direzione Foreste ed economia montana. Ma la nuova norma ha fatto storcere il naso proprio all’assessore alla Montagna, Oscar De Bona. la legge prevede contributi per circa 30 milioni di euro in 3 anni che serviranno a eliminare il divario che divide i territori di montagna dal resto della regione. […].
Ma l’assessore Oscar De Bona ha fatto notare che la norma non fa riferimento ad artigianato e turismo e ha annunciato che presenterà quanto prima un’osservazione per modificare il testo. […]
Ma, Oscar De Bona, è o non è l’assessore della giunta regionale veneta con delega alla montagna? Si è ieri presentato un disegno di legge che potrebbe diventare un “testo unico per il sistema montano” e De Bona “ha fatto notare che la norma non fa riferimento ad artigianato e turismo …”. Fin qui niente da dire, nel senso che un provvedimento del genere può non contenere riferimenti ad artigianato e turismo.
Il bello viene dopo quando, sempre De Bona, assessore con delega alla montagna, chiarisce che “ha annunciato che presenterà quanto prima un’osservazione per modificare il testo“.
Dov’era De Bona quando hanno elaborato il testo? A Rio de Janeiro? Si è accorto solo oggi che il testo non faceva riferimento ad artigianato e turismo? Non poteva quindi fare le sue osservazioni prima, con il peso che si presume debba avere l’assessore con delega alla montagna?
Da come la cosa è presentata sul Gazzettino invece, si vorrebbe quasi indurci a credere che “guai se non ci fosse stato Oscar De Bona”. Sempre che non ci sia lo zampino del solito giornalista inetto, che avrebbe riportato pan per focaccia. La cosa, comunque, non mi piace.